Multe per limiti di velocità, da oggi puoi evitarle così: Bastano due parole per farla franca

Superare i limiti di velocità ha conseguenze, ma esiste un’eccezione legale sorprendente. Scopri in quale situazione critica bastano due parole per evitare la sanzione. Un caso particolare.

Multe per limiti di velocità, da oggi puoi evitarle così: Bastano due parole per farla franca
Superare i limiti di velocità ha conseguenze, ma esiste un’eccezione legale sorprendente. Scopri in quale situazione critica bastano due parole per evitare la sanzione. Un caso particolare.

Correre alla guida non è mai una buona idea, rappresentando un vero e proprio reato e un atto di pericolosità per sé stessi e per gli altri. I rischi sono molteplici: dalla potenziale perdita della vita a danni economici ingenti, passando per multe salate e processi legali. Chiunque decida di superare i limiti di velocità, consapevole delle gravi conseguenze che ne possono derivare, non avrebbe alcuna giustificazione valida di fronte all’essere sanzionato in base alle leggi vigenti. La sicurezza stradale è un principio fondamentale che mira a tutelare tutti gli utenti della strada.

La possibilità di essere fermati per eccesso di velocità non è affatto remota, ma piuttosto una realtà quotidiana. Le nostre strade e città sono sempre più dotate di strumenti tecnologicamente avanzati, specificamente preposti al controllo della velocità dei veicoli. Dagli ormai onnipresenti autovelox, ai più moderni Tutor e Telelaser, si assiste a una continua evoluzione con l’introduzione di strumentazioni basate sull’Intelligenza Artificiale, mirate a potenziare ulteriormente i controlli e garantire una maggiore aderenza ai limiti imposti dal Codice della Strada. Tuttavia, intorno a questi dispositivi, esistono anche diversi dibattiti e diatribe, spesso incentrati sulla loro corretta applicazione e finalità.

Le controversie sui dispositivi di controllo

Le controversie sui dispositivi di controllo

Le accese controversie sui dispositivi di controllo al centro del dibattito.

 

La lotta agli autovelox ritenuti inappropriati, ad esempio, è diventata un tema caldo, cavalcato anche dalla maggioranza di governo. L’obiettivo è assicurarsi che gli strumenti preposti al controllo della velocità stradale siano adeguati, conformi alle leggi e non vengano percepiti come meri strumenti per “far cassa”, un’accusa spesso mossa da molti cittadini nei confronti dei Comuni. Al di là di queste considerazioni, è importante sottolineare che esistono delle eccezioni e delle possibilità di ricorso in specifiche circostanze.

Al netto dei ricorsi che possono essere presentati in caso di autovelox non omologati, non tarati correttamente o non segnalati in modo conforme a quanto stabilito dalle normative vigenti, esiste una situazione ben precisa in cui il superamento del limite di velocità di guida non porta a sanzioni. Non si tratta di un difetto dello strumento di segnalazione o di un errore tecnico: anche se l’infrazione è tecnicamente avvenuta, la multa non scatta per un motivo particolare e legalmente riconosciuto.

Questa eventualità apre una finestra su aspetti meno noti della legislazione stradale, dimostrando come, in certi casi estremi, la legge possa prevedere delle deroghe mirate alla protezione di beni primari, come la salute e la vita. È fondamentale comprendere che tali eccezioni non rappresentano un “lasciapassare” per l’eccesso di velocità generalizzato, ma si applicano esclusivamente in contesti di vera e comprovata emergenza, dove il rispetto rigoroso dei limiti potrebbe causare un danno maggiore.

Quando non ti sanzionano: la parola chiave

Quando non ti sanzionano: la parola chiave

La parola chiave: l’elemento cruciale per non ricevere sanzioni.

 

Il caso in cui non si viene sanzionati, pur avendo superato il limite di velocità, si verifica quando un cittadino si trova in una condizione di emergenza così grave e particolare per la quale il mantenimento della velocità standard non solo è impossibile, ma risulterebbe deleterio o addirittura letale per questioni di salute o di sopravvivenza. In situazioni come queste, e a volte bastano due paroline per evitare la sanzione e cavarsela legalmente.

Quali sono queste parole? La frase “Sono incinta” è la chiave, in determinate circostanze. Se una donna in stato interessante si trovasse in una condizione fisica tale da mettere a repentaglio la salute del nascituro o della stessa madre, il superamento dei limiti di velocità sarebbe autorizzato. L’obiettivo è chiaro: raggiungere il più rapidamente possibile una struttura ospedaliera o ricevere le cure mediche urgenti necessarie. La priorità, in questi frangenti, diventa la salvaguardia della vita e della salute.

È cruciale sottolineare che questa eccezione non è applicabile a qualsiasi pretesto. Deve trattarsi di una situazione di effettiva e inequivocabile urgenza medica, dove il tempo è un fattore determinante. Le autorità preposte al controllo della strada, pur mantenendo la loro funzione di garanzia della sicurezza, sono chiamate a valutare il contesto specifico con la dovuta sensibilità e discernimento. Questo riconoscimento legale riflette un principio superiore di tutela della persona in situazioni di estrema vulnerabilità, dimostrando la flessibilità del sistema giuridico di fronte a esigenze umane fondamentali.