CGIL: lasciati soli i malati di Alzheimer e le loro famiglie
La CGIL, insieme allo SPI CGIL e alla FP CGIL di Rieti Roma Est Valle dell’Aniene, esprime profonda preoccupazione e sdegno per le decisioni della Regione Lazio e della ASL RM5, che stanno di fatto abbandonando i malati di Alzheimer e le loro famiglie, privandoli del necessario supporto sanitario e sociale. Il comunicato La Cgil, […]
La CGIL, insieme allo SPI CGIL e alla FP CGIL di Rieti Roma Est Valle dell’Aniene, esprime profonda preoccupazione e sdegno per le decisioni della Regione Lazio e della ASL RM5, che stanno di fatto abbandonando i malati di Alzheimer e le loro famiglie, privandoli del necessario supporto sanitario e sociale.
Il comunicato
La Cgil, unitamente allo Spi e alla Fp Cgil di Rieti Roma est valle aniene, esprimono indignazione circa le scelte miopi e puramente ragionieristiche della regione Lazio e della Asl rm5, tese ad abbandonare i malati di Alzheimer e le loro famiglie, nei confronti dei quali vogliamo trasmettere profonda solidarietà. Stessa solidarietà che vogliamo arrivi anche alle lavoratrici e lavoratori della cooperativa sociale Osa, collocati in cassa integrazione e per la quasi totalità a zero ore, frutto della scelta di Regione Lazio e di Asl Rm 5, che definiamo scellerata. Ricordiamo che la Regione Lazio, a margine dell’incontro svoltosi nel mese di aprile u.s, si era impegnata a costruire una delibera di giunta per dare continuità al servizio; non solo non è accaduto, ma il tentativo di quest’ultima e della Asl Rm 5 sembra essere quello di scaricare sui “distretti sociali e sui comuni interessati, i singoli assistiti”, cosi l’Assessore Maselli, nel confronto con le parti sociali il 4 luglio u.s. Cgil, Spi e Fp di Rieti Roma Est valle Aniene, nel ritenere inaccettabile le scelte e il metodo adoperato dalla Regione Lazio e dalla Asl rm5 ed essendo fortemente preoccupati per gli impatti di natura sociale e occupazionale che si determineranno sul territorio, assumeranno ogni opportuna iniziativa, anche con il coinvolgimento delle Istituzioni e associazioni che insieme a noi condividono tali preoccupazioni, per difendere il diritto alla fragilità e il diritto all’occupazione.
