Tivoli ricorda Arnaldo Pomodoro, il maestro della scultura contemporanea
È scomparso domenica 22 giugno, nella sua casa di Milano, alla vigilia del suo 99º compleanno, Arnaldo Pomodoro, uno dei più grandi scultori italiani del Novecento. Nato a Morciano di Romagna nel 1926, Pomodoro ha segnato profondamente la storia dell’arte contemporanea, lasciando un’eredità culturale di valore universale. L’artista è celebre per le sue “Sfere” – […]
È scomparso domenica 22 giugno, nella sua casa di Milano, alla vigilia del suo 99º compleanno, Arnaldo Pomodoro, uno dei più grandi scultori italiani del Novecento. Nato a Morciano di Romagna nel 1926, Pomodoro ha segnato profondamente la storia dell’arte contemporanea, lasciando un’eredità culturale di valore universale.
L’artista è celebre per le sue “Sfere” – opere in bronzo lucido che si aprono in una frattura interiore, rivelando una complessità strutturale che diventa metafora della condizione umana, tra ordine e caos, bellezza e fragilità.
Anche la città di Tivoli ha avuto l’onore di ospitare e celebrare il genio di Pomodoro. Le sue opere, o le iniziative a lui dedicate, hanno trovato spazio nella vita culturale del territorio, contribuendo a quel dialogo continuo tra patrimonio storico e arte contemporanea che da anni caratterizza l’identità artistica di Tivoli. Il contrasto tra l’antichità di Villa Adriana o Villa d’Este e la modernità essenziale delle creazioni di Pomodoro ha rappresentato un’occasione preziosa di riflessione e contaminazione estetica.
Pomodoro descrisse così la sua creazione a Tivoli: «L’Arco muta qui del tutto la sua tradizionale valenza storica di ornamento trionfale, ponendosi piuttosto come segno di continuità […] un fluido passaggio tra luoghi eminenti
L’opera, voluta dal Comune di Tivoli e inaugurata il 2 giugno 2009 nell’ambito della riqualificazione urbana attorno a Villa d’Este, è alta 7 m, con diametro di 14 m e realizzata in bronzo (basi) e acciaio (arco) .
Rappresenta un tributo ai Padri Costituenti della Repubblica italiana e segna simbolicamente la continuità con le radici civiche e architettoniche della città .
