Tivoli: gli studenti del Liceo Scientifico in esercizio di democrazia economica
I ragazzi della 4A del Liceo Scientifico Spallanzani di Tivoli hanno intrapreso un percorso PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) innovativo, ben lontano dalle tradizionali esperienze lavorative. Grazie al progetto “Cittadinanza attiva e democrazia economica”, proposto dalla Scuola di Economia Civile di Firenze e riportato nel Lazio dal Prof. Massimiliano Iannilli e favorito […]
I ragazzi della 4A del Liceo Scientifico Spallanzani di Tivoli hanno intrapreso un percorso PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) innovativo, ben lontano dalle tradizionali esperienze lavorative. Grazie al progetto “Cittadinanza attiva e democrazia economica”, proposto dalla Scuola di Economia Civile di Firenze e riportato nel Lazio dal Prof. Massimiliano Iannilli e favorito dal Dirigente Scolastico Avv. Maria Cristina Bernardini, questi studenti si sono trovati a esplorare un luogo inusuale per imparare la democrazia: il supermercato Dem di Villa Adriana. Il cuore di questo percorso di 30 ore è stato il laboratorio IntotheLABel, che ha l’obiettivo di insegnare ai ragazzi a guardare oltre il semplice prezzo o la marca. Si impara che dietro a ogni prodotto c’è una storia complessa, legata alla filiera produttiva, all’impatto ambientale, ai rapporti con i fornitori e alle condizioni di lavoro. Questo laboratorio è stato definito “un’azione collettiva di consumo responsabile e un esercizio di democrazia economica”.
Dopo seminari e laboratori in classe, il culmine del progetto è stata una vera e propria “giornata elettorale” simulata all’interno di un supermercato. Alcuni prodotti sono diventati dei veri e propri “candidati”. I ragazzi, dopo aver studiato e raccolto informazioni dettagliate su questi prodotti, li hanno presentati ai clienti del supermercato attraverso materiale informativo e schede elettorali speciali. È stata organizzata persino una simulazione di “comizio elettorale”, in cui alcuni studenti sostenevano un prodotto evidenziandone il valore sociale, mentre altri lo criticavano per aspetti come la trasparenza della filiera o l’impatto ambientale. Il gesto dell’acquisto, in questo contesto, si è trasformato in un vero e proprio “voto”.
I Risultati della Votazione
Analizziamo ora i risultati per categoria di prodotto:
Caffè:
Lavazza ha ottenuto il 52,2% dei voti (69 voti)
Illy ha ricevuto il 33,3% (44 voti)
Consilia ha ottenuto il 3,7% (5 voti)
Altro rappresentava il 10,6% (14 voti)
Lavazza risulta il “candidato” preferito in questa categoria
Pasta:
De Cecco è stato il vincitore con il 62,1% dei voti (82 voti)
Barilla ha ottenuto il 17,4% (23 voti)
Consilia ha ricevuto il 12,1% (16 voti)
Altro rappresentava l’8,3% (11 voti)
La maggioranza dei “voti” è andata a De Cecco
Passata:
Mutti ha dominato con il 73,5% dei voti (97 voti)
Pomì ha ottenuto il 7,5% (10 voti)
Consilia ha ricevuto il 6,8% (9 voti)
Altro rappresentava il 12% (16 voti)
Mutti è stato nettamente il prodotto più “votato”
Tonno:
Rio Mare ha ottenuto il 38,6% dei voti (51 voti)
Callipo ha ricevuto il 28% (37 voti)
As Do Mar ha ottenuto il 22,7% (30 voti) Altro rappresentava il 12% (14 voti).
In questa categoria, Rio Mare è risultato il più “votato”, ma con una votazione più equilibrata rispetto alle altre categorie.
Questi risultati rappresentano le scelte d’acquisto dei consumatori intervenuti durante la giornata, in seguito alle informazioni fornite dai ragazzi. Le percentuali mostrano chiaramente le preferenze espresse tramite l’atto del “voto” d’acquisto.
Oltre ai risultati quantitativi in termini di “voti” per i prodotti, il progetto ha raggiunto importanti obiettivi formativi ed educativi per i ragazzi e la comunità.
Gli studenti, grazie a questo progetto, si sono avvicinati alla complessità che si cela dietro ogni prodotto, comprendendo lo stretto legame tra le scelte aziendali e quelle dei consumatori. Stanno imparando a diventare consumatori più consapevoli. Inoltre, il progetto ha creato un senso di partecipazione, facendo sentire i ragazzi protagonisti di un’iniziativa che coinvolge anche la comunità locale. Le scelte di consumo diventano un modo per esprimersi e partecipare alla vita economica e sociale.
Un risultato importante è la realizzazione che le scelte dei consumatori hanno un incredibile potere di mobilitazione. Se i consumatori iniziano a comprare prodotti che considerano “buoni” non solo per sé stessi, ma per l’ambiente, i lavoratori e il territorio, possono effettivamente influenzare le strategie delle aziende, spingendole verso comportamenti più etici e sostenibili. Questa è una forma di pressione positiva che i consumatori possono esercitare.

L’esperienza dei ragazzi della 4A dello Spallanzani dimostra in modo tangibile che fare la spesa può essere molto più di una semplice transazione commerciale; può essere un vero e proprio atto di democrazia economica. Imparando a leggere oltre l’etichetta e a considerare l’impatto delle proprie scelte, i consumatori possono esercitare un potere significativo e contribuire a un cambiamento positivo. Questa “votazione” al supermercato è un passo importante nel percorso di apprendimento, un “voto” dopo l’altro.

