Aggiungi un legume a tavola con Slow Food
In occasione della Giornata Mondiale dei Legumi, indetta dalla FAO per il 10 febbraio, Slow Food lancia l’iniziativa “Aggiungi un legume a tavola!”. Fino al 16 febbraio, 18 locali nel Lazio, con i Cuochi dell’Alleanza Slow Food, proporranno piatti della tradizione e ricette innovative con i legumi del territorio, celebrando questo alimento fondamentale per la […]
In occasione della Giornata Mondiale dei Legumi, indetta dalla FAO per il 10 febbraio, Slow Food lancia l’iniziativa “Aggiungi un legume a tavola!”. Fino al 16 febbraio, 18 locali nel Lazio, con i Cuochi dell’Alleanza Slow Food, proporranno piatti della tradizione e ricette innovative con i legumi del territorio, celebrando questo alimento fondamentale per la biodiversità e la sostenibilità.
Un’opportunità unica per riscoprire i legumi
L’iniziativa “Aggiungi un legume a tavola” è un’occasione straordinaria per riscoprire il ruolo cruciale dei legumi nella valorizzazione della biodiversità, nella promozione di un’agricoltura rispettosa della terra e delle sue risorse, e nello sviluppo di diete sane e sostenibili. I legumi, infatti, sono un elemento chiave nella transizione proteica, ovvero il passaggio da un consumo di proteine animali a proteine vegetali, e rappresentano una valida soluzione per affrontare le sfide dei nostri sistemi alimentari.
I Cuochi dell’Alleanza Slow Food: custodi della tradizione e promotori dell’innovazione
“I cuochi dell’Alleanza Slow Food del Lazio – dichiara Luigi Pagliaro, presidente di Slow Food Lazio – ribadiscono l’importanza di collaborare con i piccoli produttori che coltivano nel rispetto del suolo e dell’ambiente. Grazie al loro lavoro, specie antiche di legumi, come i Presìdi Slow Food, sopravvivono e continuano a essere protagoniste di ricette tradizionali. I nostri cuochi, con la loro creatività, valorizzano questi ingredienti, spesso semplici ma ricchi di storia e sapore, offrendo al pubblico piatti innovativi e gustosi”.
Un viaggio culinario nel Lazio alla scoperta dei legumi
Ecco alcuni dei piatti, dei cuochi e dei locali che aderiscono all’iniziativa nel Lazio:
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ROMA E PROVINCIA
Giovanni Lombardi del Ristorante “Baccio e i gradini” – Roma
• Gradino cicerchie e cavolo nero, panfocaccia con farine di Umberto Di Pietro, cotto al vapore e ripassato in forno con cicerchie della Tuscia e cavolo nero toscano.Stefano Salvemme, cuoco free lance – Roma, (stefano.salvemme@gmail.com)
• Lenticchia di Ventotene (Arca del Gusto) con Salsiccia di Maiale e polentina
• Zuppetta di Cece del solco diritto (Arca del gusto) e Mosciarelle delle casette di Capranica Prenestina (Presidio Slow Food)
• Fagiolo a Suricchio (Arca del Gusto) con le cotiche di prosciutto
• Bruschetta con gelato di Cece del solco diritto (Arca del Gusto)Eliana Vigneti Catalani del Ristorante “Spirito Divino” – Roma,
• Insalata di Fagiolone di Vallepietra (Presidio Slow Food) con cavolfiore arrosto, uvette bionde, melagrana gelo di arancia e finocchiettoMatteo Ballarini dell’Osteria del “Velodromo Vecchio” – Roma,
• Zuppa di Lenticchie di Rascino (Presidio Slow Food) con Caciofiore della campagna romana (Presidio Slow Food)Gabriella Cinelli di “Kykeon” Cucina Itinerante – Tivoli ,
- Piovono lupini dal cielo su dischi volanti con Lupino gigante di Vairano (Presidio Slow Food)
• Meteoriti hummus di Cece di Teano (Presidio Slow Food)
• Spaghetti a vongole e Cece Nero della Murgia Carsica (Presidio Slow Food)
• Fettuccelle alle clorifille dei boschi
Stefano Esposito del Ristorante “Le Cucine del Castello” – Castelnuovo di Porto,
• Fagioli all’uccelletto
- Piovono lupini dal cielo su dischi volanti con Lupino gigante di Vairano (Presidio Slow Food)
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Antonietta Proia del Ristorante “La bottega delle tre sorelle” – Montelanico,
• Zuppa di ceci, patate e bieta
• Minestra di pane e polpette di fagioli al sugo con Marzolina (Presidio Slow Food) fondenteGiulio Ficorella del Ristorante “Salotto Retrò” – Bellegra,
- Incontro d’inverno tra legumi e verdure, con Fagiolone di Vallepietra (Presidio Slow Food), Lenticchia di Rascino(Presidio Slow Food) cavolo cappuccio viola, carote e Mosciarella delle casette di Capranica Prenestina (Presidio Slow Food)
Gioia Ruggeri del Ristorante “Salotto Belvedere” – Bracciano,
• Polentina etrusca di mare, polentina arrostita di farro, crema di ceci e fagioli della Tuscia, cozze dell’Adriatico e pecorino km0VITERBO E PROVINCIA
Ezio Gnisci del Ristorante “TrediciGradi” – Viterbo,
• Millefoglie di Pamparito su crema di Cicerchie di Serra de’ Conti e lacrime di Pomodorino del piennolo del Vesuvio(Arca del Gusto) su riduzione di balsamico al miele della Tuscia.Gesuela Tortelli del Ristorante “Il Cosmonauta” – Viterbo,
- Zuppa con lenticchie e farro
Marco Ceccobelli dell’Agriristorante “Il Casaletto”– Grotte S. Stefano-Viterbo,
• Zuppa di Cece del solco dritto (Arca del Gusto) e castagneMaurizio Grani della Trattoria pizzeria enocacioteca “Il Moderno” – San Martino al Cimino (Vt),
• Hummus di Fagiolo del Purgatorio (Arca del Gusto)Un ricettario per scoprire i mille usi dei legumi
Grazie all’esperienza dei Cuochi dell’Alleanza, è stato realizzato un “Ricettario leguminoso” con una preparazione per ogni regione d’Italia. Lo strumento perfetto per imparare la cucina vegetale direttamente dai cuochi slow e per saperne di più sui mille usi dei legumi e sulla loro biodiversità (Clicca qui per ricevere gratuitamente il ricettario).
“Aggiungi un legume a tavola”: un’iniziativa Slow Food per promuovere i legumi
“Aggiungi un legume a tavola” è una delle tante iniziative portate avanti da Slow Food negli anni per dare la giusta importanza ai legumi: scopri tutti i progetti della rete Slow Beans qui.
L’Alleanza Slow Food: una rete internazionale di cuochi impegnati nella valorizzazione dei prodotti locali
L’Alleanza Slow Food è una rete internazionale di oltre 1.300 cuoche e cuochi che ogni giorno nelle loro cucine impiegano cibi buoni, puliti e giusti di chi produce con passione e rispetto per la biodiversità, la terra e gli animali. I cuochi si impegnano a segnalare i nomi dei produttori dai quali si riforniscono, per dare rilievo e visibilità al loro lavoro.

