Tivoli: la scuola ex Gesù che fare?
Fino a qualche anno fa era la scuola più grande di Tivoli, era stata costruita nell’immediato dopoguerra, in pieno centro storico, nel luogo dove sorgeva la chiesa dedicata a Santa Sinforosa ed ai suoi sette figli martiri. La chiesa fu distrutta dalle bombe sganciate dai bombardieri B 25 statunitensi che, il 26 maggio 1944, fecero […]
Fino a qualche anno fa era la scuola più grande di Tivoli, era stata costruita nell’immediato dopoguerra, in pieno centro storico, nel luogo dove sorgeva la chiesa dedicata a Santa Sinforosa ed ai suoi sette figli martiri. La chiesa fu distrutta dalle bombe sganciate dai bombardieri B 25 statunitensi che, il 26 maggio 1944, fecero strage di civili in due passaggi, a circa mezz’ora uno dall’altro, nel cielo della città. Furono quattrocentosessantaquattro le vittime civili. Nell’area della ex chiesa fu costruito il grande edificio scolastico che nel 2019, sottoposto alle verifiche di vulnerabilità sismica, fu dichiarato inagibile e chiuso. I particolari costruttivi, i materiali utilizzati, le ampie finestre, non consentivano percorsi di consolidamento, d’altronde la legge prevede che a verifica devono essere sottoposte le opere strategiche, con finalità di protezione civile e di particolare rilevanza, quali scuole, ospedali, ecc. Nell’edificio erano attive dodici classi della scuola primaria e sei dell’infanzia, c’erano aule plurifunzionali, una ampia palestra e spazi utilizzabili per le attività didattiche.
Anche il teatrino comunale, riaperto nel 2005 dopo tre anni di restauri e la cucina della mensa scolastica, erano ospitati nel grande edificio. Unica soluzione praticabile è la demolizione dell’edificio e la sua eventuale ricostruzione. Con la complessità di trasferire i rifiuti inerti con mezzi di trasporto di ridotte dimensioni adatti a percorrere le vie del centro, le polveri risultanti, gli eventuali resti archeologici. Le stime progettuali e di ricostruzione, ipotizzate dal settore Lavori pubblici del Comune, si aggirano intorno ai quattordici milioni di euro con tempi di realizzazione tali da non poterne ipotizzare la conclusione entro i tempi molto stretti richiesti dai bandi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. I fondi necessari, difficili da reperire per un Comune come Tivoli, potranno arrivare unicamente attraverso un bando emesso da enti sovradeterminati: Città metropolitana, Regione o Governo. Nel frattempo le indagini di vulnerabilità sismica continuano, mentre avanzano i lavori di consolidamento, dell’ex pastificio che su Viale Mazzini ospita l’istituto professionale Olivieri, di competenza e finanziati dalla Città metropolitana di Roma capitale, il settore Lavori Pubblici del Comune aveva commissionato indagini di vulnerabilità sismica per altri tre edifici scolastici.
Sono quelli in cui hanno sede la Scuola per l’infanzia “Villa Braschi” e la secondaria di I° grado “Segrè” che si trovano all’interno del Parco Braschi, la Scuola Primaria “Bivio S. Polo” in Viale dei Platani e la Segreteria Didattica I.C. Tivoli 5 Via Carlo Collodi. I tre edifici, pur avendo superato gli esami di vulnerabilità, necessitano di interventi che, ai costi attuali, vengono ipotizzati complessivamente in circa tre milioni e duecentomila euro. Nel frattempo sta aprendo il cantiere a Villa Adriana in via Lago di Garda, finanziato anche esso dalla Città metropolitana, per la costruzione di un prefabbricato a due piani destinato ad ospitare, provvisoriamente, classi, uffici e servizi delle scuole che, in seguito alle verifiche di vulnerabilità, potrebbero risultare provvisoriamente inagibili.(gia.inn.)
