Subiaco: episodi di violenza alla Rems

A seguito degli episodi di violenza da parte dei detenuti ai danni del personale di vigilanza impiegato all’interno delle REMS Castore e Polluce di Subiaco, il Sindaco Petrini ribadisce l’importanza delle ubicazione delle suddette strutture in aree diverse da quelle ospedaliere. Di seguito la posizione della Cisl FP che, esprimendo la propria vicinanza a tutti […]

Subiaco: episodi di violenza alla Rems

A seguito degli episodi di violenza da parte dei detenuti ai danni del personale di vigilanza impiegato all’interno delle REMS Castore e Polluce di Subiaco, il Sindaco Petrini ribadisce l’importanza delle ubicazione delle suddette strutture in aree diverse da quelle ospedaliere. Di seguito la posizione della Cisl FP che, esprimendo la propria vicinanza a tutti gli operatori coinvolti, stigmatizza questo grave episodio che mostra che il tema della sicurezza nelle Rems deve avere maggiore attenzione.

Il sindaco di Subiaco

È notizia di queste ore che all’interno delle 2 strutture REMS Castore e Polluce di Subiaco si siano verificate grave aggressioni da parte dei detenuti nei confronti del personale di sicurezza. Nelle sole ultime 48 ore infatti ben 5 sono stati gli episodi di violenza che hanno costretto 5 agenti del personale di vigilanza ad essere assistiti all’interno del nosocomio, tra ferite e fratture, per prognosi anche di oltre 20 giorni.

Le aggressioni arriverebbero dai detenuti che nel febbraio scorso sono stati trasferiti presso le strutture sublacensi da quella di Palombara Sabina, fatto questo che si è verificato, come spesso ribadito, senza la minima concertazione con l’Amministrazione di Subiaco. L’accaduto infatti trasforma le due REMS ubicate all’interno dell’Angelucci entrambe a scopo detentivo, perdendo così la funzione riabilitativa precedentemente perseguita.

“Non può continuare questa coabitazione delle REMS all’interno dell’Ospedale Angelucci, come confermato tra l’altro dalla normativa in materia. Strutture simili devono essere ubicate in prossimità dei presidi di Polizia Penitenziaria affinché sia garantita per prima la sicurezza del personale impiegato”, così, in una nota, il Sindaco Petrini.

È stata già richiesta alla ASL RM5 e al Dipartimento di Salute Mentale una relazione su quanto accaduto che faccia anche luce su quale sia lo stato in cui versano le condizioni di sicurezza del personale all’interno delle REMS.

È inoltre fortemente attesa la presentazione di un piano, dalla Regione Lazio, che possa portare alla collocazione di queste strutture in luoghi diversi.

Il sindacato CISL FP

Si registra un grave episodio di violenza all’interno della Rems “Polluce” di Subiaco. Un paziente ricoverato è stato aggredito da altri due pazienti. Si è trattato di una vera e propria aggressione forse a scopo dimostrativo : per stabilire, secondo un stile criminale, chi comanda”. L’intervento della vigilanza ha limitato le lesioni all’aggredito ma la violenza degli aggressori si è scatenata contro gli stessi vigilanti. Gli operatori della sicurezza hanno riportato lesioni da taglio alle mani : uno degli aggressori si è scagliato, infatti, contro di loro brandendo un tagliente detrito in ceramica che lo stesso paziente si è procurato al momento con la rottura di un lavandino. Il paziente aggredito è stato messo in sicurezza all’interno dell’infermieria, gli aggressori hanno tentato di sfondarne la porta.
La Cisl FP, esprimendo la propria vicinanza a tutti gli operatori coinvolti, stigmatizza questo grave episodio che mostra che il tema della sicurezza nelle Rems deve avere maggiore attenzione. In particolare, si sottolinea che le Rems accolgono utenti con problematiche psichiatriche che si sono resi protagonisti di reati anche particolarmente gravi. L’accoglienza di detti utenti avviene sulla base di valutazioni psichiatriche : al fine di scongiurare l’invio di soggetti non idonei si chiede una maggiore attenzione sulla “selezione” dei pazienti inviati alle Rems. Nel caso in questione, ad esempio, l’aggressione sembrerebbe essere stata lucidamente e criminalmente programmata a scopo “dimostrativo” da uno dei degenti da poco inserito nella REMs sublacense proveniente da un istituto di pena.
Si segnala anche un problema di carattere strutturale, le porte dell’infermieria hanno retto allo sfondamento degli aggressori solo grazie alla forza opposta dagli infermieri all’interno : si chiede, quindi, di prevedere l’installazione di porte antisfondamento e altri dispositivi dissssivi come le bodycam e pulsanti anti aggressioni (analoga richiesta anche per i PS e Spdc della Asl). Le REMs sono strutture all’interno delle quali operano professionisti della sanità e accolgono utenti che hanno bisogno di un aiuto sanitario : non devono e non possono trasformarsi in ricettacoli per delinquenti comuni. Si chiede una celere rivalutazione psichiatrica di entrambi i degenti che si sono resi protagonisti dell’aggressione.