Torna a Roma il Festival del Carciofo Romanesco
Il Festival del Carciofo Romanesco giunge alla terza edizione e accende i riflettori ancora una volta sul centro di Roma. Si parte domenica 7, ma l’inaugurazione con il taglio del nastro si tiene lunedì 8 aprile alle 11 a via del Portico d’Ottavia, alla presenza anche del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, […]
Il Festival del Carciofo Romanesco giunge alla terza edizione e accende i riflettori ancora una volta sul centro di Roma. Si parte domenica 7, ma l’inaugurazione con il taglio del nastro si tiene lunedì 8 aprile alle 11 a via del Portico d’Ottavia, alla presenza anche del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida e delle autorità locali. Si andrà avanti fino a mercoledì 10. Per quattro giorni, sulle tavole di oltre 20 ristoranti del quartiere ebraico e dei rioni storici di Trevi, Ripa e Campo de’ Fiori, si serviranno piatti tradizionali e originali a base di carciofi, mettendo a frutto le ricette delle nonne, tramandate di generazione in generazione e l’inventiva degli chef.
Ogni ristorante proporrà menù ad hoc al prezzo standard di 35 euro e metterà a disposizione delle degustazioni all’ingresso del quartiere ebraico. A rendere ancor più caratteristica la manifestazione ci sarà il contesto circostante che evocherà la romanità più genuina, con gli stornelli dei figli di Alvaro Amici e le esibizioni di artisti di strada. Il Festival del Carciofo romanesco è l’unico grande evento fieristico che si svolge nel I Municipio e rende così il centro storico protagonista. A distinguere l’iniziativa da altre fiere o sagre è proprio il luogo dove partirà e dove si terrà la maggior parte dell’evento, il quartiere ebraico al centro di Roma, dove il carciofo ha trovato le sue prime ricette, per poi diventare orgoglio per i romani e attrattiva per i turisti. Romani e turisti potranno così apprezzare i prodotti del territorio nelle loro diverse versioni: dalla vignarola con fave e asparagi, alle fettuccine sino alla pasta corta, passando per la pasta fresca ripiena; secondi come abbacchio, coratella, frittate, ma anche pesce come il baccalà, oltre ovviamente alle versioni tradizionali dei carciofi alla romana e alla giudìa. A coronare le degustazioni i dessert, con i gelati al gusto carciofo.
