Regione Lazio: piano di investimenti in sanità

Dalla riapertura del San Giacomo di Roma all’adeguamento sismico e antincendio di Asl e ospedali, fino all’acquisto di nuovi macchinari. Sono 37 gli interventi per potenziare la sanità del Lazio programmati dalla Regione per quasi 1,2 miliardi di euro, contenuti nell’aggiornamento del Piano di investimenti in edilizia sanitaria approvato dalla Giunta regionale del Lazio, presieduta […]

Regione Lazio: piano di investimenti in sanità

Dalla riapertura del San Giacomo di Roma all’adeguamento sismico e antincendio di Asl e ospedali, fino all’acquisto di nuovi macchinari. Sono 37 gli interventi per potenziare la sanità del Lazio programmati dalla Regione per quasi 1,2 miliardi di euro, contenuti nell’aggiornamento del Piano di investimenti in edilizia sanitaria approvato dalla Giunta regionale del Lazio, presieduta da Francesco Rocca, e presentato oggi pomeriggio dal governatore in conferenza stampa a via Cristoforo Colombo.
DAL SAN GIACOMO A MISURE ANTINCENDIO, ECCO INTERVENTI L’investimento complessivo è di 1 miliardo e 171 milioni di euro, e si tratta di risorse statali già stanziate ma non ancora impegnate: 633 milioni di euro erano in attesa di un accordo di programma con il ministero della Salute, mentre altri 537 milioni di euro risultavano ancora da programmare. “La Giunta, in poco più di tre mesi di lavoro, ha impegnato, quindi, risorse che negli ultimi anni aspettavano di essere utilizzate”, ha spiegato Rocca.
Le risorse, in larga parte statali – a carico della Regione saranno, infatti, solo 58,5 milioni di euro – serviranno per finanziare numerosi interventi, tra i quali la riapertura del San Giacomo (125 milioni di euro) che ospiterà un ospedale di comunità, Rsa e lungodegenza, l’adeguamento antincendio di Asl e ospedali per un investimento di complessivi 375 milioni e l’adeguamento antisismico dei presidi ospedalieri in zona sismica 2 per complessivi 335 milioni di euro. I restanti fondi saranno utilizzati per l’innovazione delle tecnologie sanitarie, l’acquisto di nuove attrezzature e arredi, i lavori di ampliamento e la realizzazione di nuovi servizi e il completamento degli Ospedali di Comunità non finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
ROCCA: “NON DELIBERA DA FENOMENI MA DI BUONSENSO, È SOLO L’INIZIO” – Questa, ha spiegato Rocca, “non è una delibera da fenomeni, è una delibera fortemente di buonsenso. Negli anni scorsi non si era programmato e ci siamo trovati oltre mezzo miliardo di investimenti ancora liberi da poter impegnare. Io ne vado orgoglioso perché gli uffici hanno fatto un lavoro straordinario, ma è un atto dovuto: i sistemi antincendio negli ospedali devono funzionare e queste strutture che devono accogliere i più fragili devono avere tutte le misure antisismiche. Questa non è la parola fine, è un inizio ma che da solo vale quanto normalmente la Regione Lazio ha a disposizione in cinque anni”. Per il governatore “l’iniezione di liquidità che i direttori avranno ci consentirà di crescere e recuperare in tema di competitività e qualità della sanità della nostra Regione nel prossimo futuro.
DALL’INAIL 868 MILIONI PER CINQUE NUOVI OSPEDALI – A queste risorse bisogna aggiungere 868 milioni di euro dell’Inail per realizzare cinque nuovi ospedali: Ospedale del Golfo (nel Sud Pontino), Latina, Rieti, Nuovo Ospedale Tiburtino (Asl Rm5), Acquapendente (Viterbo). “A Rieti verrà fatto il nuovo ospedale ma anche la riconversione del vecchio ospedale- ha spiegato Rocca- Il nuovo ospedale di Latina è fondamentale per completare anche con la cardiochirurgia e quindi dare la possibilità di non arrivare fino a Roma. A Viterbo ci sarà il nuovo ospedale di Acquapendente per Viterbo e per la provincia di Roma è simbolico l’investimento sulla radioterapia a Civitavecchia, per fare in modo che in un quadrante importante, ed è qualcosa di cui vado particolarmente orgoglioso, si possa prevenire il disagio per pazienti con patologie più serie di fare avanti e indietro”.