Il ritorno al Comune di Tivoli della Vestale Cossinia
Un anno e mezzo di lavoro da parte dei restauratori e l’area che ospita la tomba della vestale Cossinia è stata messa nuovamente a disposizione del Comune di Tivoli che ne custodisce l’area, nelle condizioni in cui era stata acquisita. La Soprintendenza, Archeologica, Belle arti e paesaggio, per l’area metropolitana di Roma e per la […]
Un anno e mezzo di lavoro da parte dei restauratori e l’area che ospita la tomba della vestale Cossinia è stata messa nuovamente a disposizione del Comune di Tivoli che ne custodisce l’area, nelle condizioni in cui era stata acquisita.
La Soprintendenza, Archeologica, Belle arti e paesaggio, per l’area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti ha riconsegnato le chiavi dell’area monumentale, il 15 maggio scorso, al settore Lavori pubblici del Comune di Tivoli. In un anno e mezzo il monumento, l’unico finora ritrovato dedicato ad una vestale, anch’essa speciale, dato che non abbandonò il suo ruolo dopo i prescritti trenta anni.
Morì all’età di settantacinque anni Cossinia e fu accompagnata alla sepoltura, trasportata a braccia con al seguito una grande folla.
L’elegante monumento, scoperto durante gli scavi per la creazione del bacino San Giovanni nel 1922, aveva a ridosso anche un’altra sepoltura nella quale fu rinvenuto uno scheletro di donna molto giovane con accanto la famosa bamboletta snodata ora esposta nel Museo nazionale romano della Capitale.
L’ara era stata vandalizzata all’inizio degli anni 2000, un’idiota, solo così può essere definito, lo aveva imbrattato di vernice rossa con una bomboletta spray.
Per due volte l’area fu oggetto di pulizia da parte di associazioni di volontariato tiburtine nell’ambito della manifestazione Puliamo il mondo e nel 2010 il monumento imbrattato divenne il simbolo della campagna nazionale di Legambiente “Salvalarte”. Una prima opera di restauro del monumento da parte della Soprintendenza, il riassetto dell’area e la sua illuminazione avvennero nel 2018, alla custodia dell’area collaboravano gli alunni dell’Istituto professionale Olivieri.
Ora l’ara ha riacquistato, a ridosso del fiume, la sua immagine di estrema delicatezza, è stata riposizionata sulla sua base mentre per la tomba a ridosso un sostegno di rinforzo ha sostituito la terra.
Ad un nuovo impegno, di custodia e manutenzione, è ora chiamato il Comune, per un monumento che praticamente offre il saluto di Tivoli ai turisti che utilizzano il treno e si avviano verso Villa Gregoriana ed il centro storico.
Se poi, visto il vandalismo dilagante, con l’ausilio delle tante pagine fb che a parole, foto e cartoline d’epoca si occupano della città, un po’ di cittadini, un po’ di studenti, coloro che propongono Tivoli città della cultura, se ne assumessero l’onere, la città e lo spirito di Cossinia ringrazierebbero.
