Torna l’ora legale tra sabato e domenica
La notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo lancette in avanti per il ritorno dell’ora legale. Un’ora di sonno in meno è il prezzo da pagare per avere un po’ di luce in più durante il giorno. Anche se chiusi in casa per la quarantena. Dopo il Solstizio d’Inverno di dicembre si ha un cambio […]
La notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo lancette in avanti per il ritorno dell’ora legale. Un’ora di sonno in meno è il prezzo da pagare per avere un po’ di luce in più durante il giorno. Anche se chiusi in casa per la quarantena.
Dopo il Solstizio d’Inverno di dicembre si ha un cambio di rotta: le giornate iniziano ad allungarsi fino a raggiungere il culmine a giugno con il Solstizio d’Estate. Portare avanti di un’ora le giornate in primavera, significa sfruttare al meglio la luce naturale, e diminuire ai limiti del possibile il consumo elettrico.
Quest’anno l’ora legale inizia domenica 29 marzo alle ore 2 del mattino e finirà nella notte fra sabato 24 ottobre e domenica 25 ottobre 2020 con il ritorno dell’ora solare.Mandare avanti le lancette degli orologi per risparmiare energia elettrica è un’idea nata dalla guerra, che trova ancora più validità oggigiorno.
In Italia, ad esempio, Terna, la società che gestisce i flussi di energia elettrica sulla rete ad alta tensione, ha stimato che tra il 2004 ed il 2007 l’adozione dell’ora legale ha consentito un risparmio di oltre 2,5 miliardi di kilowattora, per un controvalore di 300 milioni di euro.
La storia dell’ora legale
L’ora legale “nacque” a Londra nel 1916, quando la Camera dei Comuni approvò il cosiddetto British Summer Time, che implicava lo spostamento delle lancette un’ora in avanti durante l’estate. Anche l’Italia aderì all’iniziativa, così come altri Paesi, perché in tempo di guerra il risparmio energetico era fondamentale. Nel corso degli anni fu sospesa, abolita e ripristinata diverse volte.
Dal 1996, furono stabiliti in Italia i tempi dell’ora legale, ufficializzati da una legge nel 2010: inizio alle ore 2:00 del mattino dell’ultima domenica di marzo per terminare alle 3:00 del mattino dell’ultima domenica di ottobre.
