Dieci arresti tra Tivoli, Roma e Montesilvano per furti e rapina
Bnada di ladri e rapinatori in manette tra Roma, Tivoli e Montesilvano. I carabinieri della Capitale hanno eseguito dieci ordinanze di custodia cautelare ad un gruppo di transessuali ed ai loro complici. GLI INDAGATI I Carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma […]
Bnada di ladri e rapinatori in manette tra Roma, Tivoli e Montesilvano. I carabinieri della Capitale hanno eseguito dieci ordinanze di custodia cautelare ad un gruppo di transessuali ed ai loro complici.
GLI INDAGATI
I Carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 10 indagati (7 in carcere, e 3 con obbligo di presentazione alla P.G.), ritenuti responsabili di furto, rapina, ricettazione, riciclaggio internazionale e favoreggiamento della prostituzione.
LE INDAGINI

LE PAURE DEI CLIENTI
L’indagine, condotta tramite attività tecniche e numerosi servizi di osservazione e pedinamento, ha permesso di documentare come la prostituzione era un mezzo per commettere reati predatori anche violenti, con la spregiudicatezza dovuta anche alla certezza che le vittime, per la paura di far scoprire il proprio “vizietto” difficilmente avrebbero sporto denuncia.
LE INTERCETTAZIONI
Gli indagati, nel corso delle telefonate intercettate, parlano con assoluta naturalezza della loro attività delinquenziale come si trattasse di una normale attività lavorativa, circostanza che denota una totale spregiudicatezza ed una elevata propensione al crimine.
IL MODUS OPERANDI

Perfettamente rodato anche il meccanismo di ricettazione e riciclaggio internazionale, messo in atto da indagati algerini che promuovevano viaggi periodici (quasi a cadenza bisettimanale), utilizzando il vettore aereo, finalizzati al trasporto nel loro Paese d’origine di ingenti carichi di merce elettronica (tablet, Iphone, cellulari, smartphone, computer, notebook, laptop di ultima generazione etc.), dove venivano “sbloccati” per essere reimmessi nel mercato come “nuovi”, ricavando facili e lucrosi utili, ponendo in essere in nord Africa un invidiabile discount di elettronica. Una vera “multinazionale del crimine” nel cuore della Capitale.
