Global Service: il Pd contro il piano buche e la gestione delle spese
Dalle critiche alla Global Service ad un attacco all’operato dell’Amministrazione, il Partito Democratico attacca il sindaco Proietti e la maggioranza. “Dopo il danno la beffa – hanno commentato la capogruppo Manuela Chioccia ed Alessandro Fontana –. Il Sindaco Giuseppe Proietti in questi quattro anni di amministrazione ha pensato solo a nominare assessori e delegati, a […]
Dalle critiche alla Global Service ad un attacco all’operato dell’Amministrazione, il Partito Democratico attacca il sindaco Proietti e la maggioranza.
“Dopo il danno la beffa – hanno commentato la capogruppo Manuela Chioccia ed Alessandro Fontana –. Il Sindaco Giuseppe Proietti in questi quattro anni di amministrazione ha pensato solo a nominare assessori e delegati, a finanziare concerti, a partecipare a feste di piazza e a poco altro. In particolare per quattro anni si è disinteressato completamente del decoro della città, dei parchi e dei giardini, della pulizia e, soprattutto, della manutenzione delle strade cittadine. Tivoli è un’immensa groviera. Un’enorme buca continua intervallata da pezzi di asfalto. Se si escludono i lavori di Acea ATO2 che ha effettuato gli interventi sulla nuova condotta idrica del quartiere Empolitano, riasfaltando completamente le strade interessate, nulla è stato fatto dal Sindaco in nessuna parte della città, nelle periferie come nel centro cittadino”.
“Adesso, in prossimità della campagna elettorale dove Proietti vorrà ricandidarsi, prova a calare l’asso nella manica – proseguono Chioccia e Fontana –. Un mutuo di 2,5 milioni di euro per tappare le buche. Un mutuo a carico di tutti i cittadini, di quelli attuali e di quelli che ancora debbono nascere. In pratica le buche di oggi verranno tappate anche con i soldi di chi non c’è ancora ma nascerà tra 10/15 anni. Una vergogna senza pari. La manutenzione ordinaria si fa con le entrate correnti, quelle di ogni anno. Proietti quei soldi li ha spesi, male, per sostenere Barberini e le sue feste e oggi, prima delle elezioni comunali, tenta di mettere riparo scaricando sulle nuove generazioni i costi delle sue scellerate scelte. Dopo il danno, la beffa”.
