Nuove assunzioni all’Asl Roma 5, in arrivo 85 persone

Nuove assunzioni all’Asl Roma 5, in arrivo 85 persone. In arrivo “figure indispensabili, essenziali per assicurare i livelli minimi per i servizi ospedalieri h24 e per i servizi territoriali”. La richiesta dell’Asl Roma 5 portata al tavolo regionale era quella di assunzioni in deroga non rinviabili. Ora da via della Pisana è arrivato l’ok. La Regione […]

Nuove assunzioni all’Asl Roma 5, in arrivo 85 persone

Nuove assunzioni all’Asl Roma 5, in arrivo 85 persone.

In arrivo “figure indispensabili, essenziali per assicurare i livelli minimi per i servizi ospedalieri h24 e per i servizi territoriali”. La richiesta dell’Asl Roma 5 portata al tavolo regionale era quella di assunzioni in deroga non rinviabili. Ora da via della Pisana è arrivato l’ok.

La Regione Lazio ha detto sì all’assunzione a tempo indeterminato di 85 figure professionali da destinare alla Asl Roma 5, azienda molto ampia, che si estende su un territorio che comprende ben 70 comuni con cinque ospedali.

Nello specifico si tratta di 7 dirigenti di anestesia e rianimazione, 5 dirigenti di chirurgia di accettazione e urgenza, 3 dirigenti di ortopedia e traumatologia, 3 dirigenti di chirurgia generale, 3 dirigenti di medicina interna, 2 dirigenti di nefrologia, 2 dirigenti di gastroenterologia, 2 dirigenti di pediatria, 3 dirigenti di neuropsichiatria infantile, 1 dirigente rispettivamente di igiene degli alimenti di igiene epidemiologia e veterinario, 6 dirigenti di radiodiagnostica, 2 dirigenti di organizzazione e servizi sanitari di base, 1 dirigente farmacista, 12 C.P.S. infermieri, 5 C.P.S. tecnici radiologi, 6 C.P.S. tecnici di laboratorio, 5 C.P.S. tecnici di riabilitazione psichiatrica e 15 operatori sociosanitari.

Dall’Asl Roma 5

“È un risultato importante – commenta il Commissario Straordinario, Giuseppe Quintavalle – Non solo per il numero del personale che entrerà a far parte della squadra della Asl Roma 5 ma anche perché si tratta di assunzioni a tempo indeterminato, proposte lavorative appetibili e che potranno limitare il numero di “abbandoni”. Abbiamo anche specificato alla Regione che alcune delle figure si configurano come una prima parziale richiesta di personale e conditio sine qua non, al fine di poter espletare le attività previste nei plessi ospedalieri aziendali, attività che attualmente vengono garantite anche attraverso il massiccio ricorso al lavoro straordinario incidendo pesantemente sul costo del personale. Un primo passo, importante, è stato fatto, non solo per rilanciare quel servizio sanitario ospedaliero e territoriale di cui migliaia di cittadini hanno bisogno ma anche per sostenere i nostri professionisti, da troppo tempo in affanno”.

Le altre assunzioni

La Direzione Aziendale ha ottenuto dalla Regione anche la possibilità di proseguire con le stabilizzazioni. Non solo. Nei primi due mesi di quest’anno sono stati assunti 32 infermieri per mobilità regionale, ne sono arrivati già 27 e si aspettano gli altri 5. All’assunzione in deroga a tempo indeterminato di 15 Operatori Socio sanitari, per la cui assunzione è già partito il bando con le prove selettive che inizieranno il mese di marzo, si devono aggiungere altre 10 unità in arrivo dal Collocamento.

Il commento di Vincenzi

“Si conferma – spiega Marco Vincenzi, consigliere regionale del Pd, ricandidato alla Pisana – l’attenzione dell’Amministrazione Zingaretti a garantire elevati standard dei livelli essenziali di assistenza e soprattutto a mantenere un forte servizio sanitario pubblico, a tutela della salute dei nostri cittadini. Abbiamo riportato in ordine i conti della sanità attraverso il taglio degli sprechi e delle spese superflue. Oggi siamo in grado di assumere personale specializzato per evitare carenze di organico e consentire al sistema sanitario pubblico di rispondere ai bisogni sanitari della comunità tiburtina e dell’area sabina. Risultati che cinque anni fa non erano per nulla scontati, con una Regione sull’orlo del fallimento e la prospettiva decisa dal precedente governo regionale di centrodestra di chiudere ospedali di provincia a partire da Subiaco, Monterotondo e Bracciano. Gli ospedali li abbiamo tenuti aperti, sono stati rafforzati e ampliati i servizi sanitari offerti dalle strutture sanitarie pubbliche e presto usciremo dal commissariamento della sanità. E avremo così maggiore margine di manovra per programmare investimenti infrastrutturali, acquisto di macchinari per la diagnosi e cura, assunzione di personale. Fatti concreti che dimostrano la serietà dell’Amministrazione Zingaretti e del Partito Democratico”.