Visto da me/ La mummia

Di Roberta Mochi È arrivato sul grande schermo la rivisitazione in chiave action del mito già incarnato nei volti di Boris Karloff e di Christopher Lee “la Mummia”. Tom Cruise, ben guidato da Alex Kurtzman, rimaneggia i miti della Universal del secolo passato in chiave “Jones”. Ed ecco che ci troviamo alle prese con un […]

Visto da me/ La mummia

Di Roberta Mochi

È arrivato sul grande schermo la rivisitazione in chiave action del mito già incarnato nei volti di Boris Karloff e di Christopher Lee “la Mummia”. Tom Cruise, ben guidato da Alex Kurtzman, rimaneggia i miti della Universal del secolo passato in chiave “Jones”. Ed ecco che ci troviamo alle prese con un mercante di antichità trafugate, che si imbatte in una maledizione millenaria.
Il film non possiede la tensione di un horror ma si colloca all’interno di una commistione di generi, dal cinecomic all’actionmovie, divertente e godibile dove l’esercito dei soldati mummia sembra più una apocalisse zombie e la battuta ridona leggerezza alla fascinazione del maligno.
La cosa davvero notevole e lodevole di questo prodotto cinematografico è che segna l’esordio del “Dark Universe”- già Universal Monsters Cinematic Universe – ardimentoso progetto il cui nome campeggia fin dai titoli di testa, ovvero una serie di pellicole legate ai classici dell’horror e della letteratura gotica, di cui la Universal detiene i diritti – dalla “famiglia” Frankenstein all’Uomo Lupo – e di cui in parte ci viene dato un delizioso assaggio mentre attraversiamo il corridoio della wunderkammer del Dott. Jekyll, tra le conservazioni in formalina di parti anatomiche del mostro della Laguna Nera, del Calamaro Gigante e di altre attraenti mirabilia.
Attingendo quindi non tanto dal suo predecessore del 1932 quanto agli illustri modelli degli anni ’80, questa “Mummia” si rivela una origin story di diversi personaggi di cui vale la pena seguire le tracce. Già partire le trattative con Bill Condon per realizzare la prossima tappa, in uscita nel 2019.