Tutela degli animali, dal Comune un manifesto per “ricordare” leggi e sanzioni

#NLCronaca #Tivoli – Un appello del Sindaco per ricordare ai cittadini l’importanza della tutela degli animali, il Primo Cittadino tiburtino ha firmato e fatto pubblicare un manifesto. L’Amministrazione comunale, inoltre, si dichiara pronta a costituirsi parte civile in procedimenti per reati sugli animali. “Chi compie, anche in forma omissiva, tali azioni – si legge nel […]

Tutela degli animali, dal Comune un manifesto per “ricordare” leggi e sanzioni

#NLCronaca #Tivoli – Un appello del Sindaco per ricordare ai cittadini l’importanza della tutela degli animali, il Primo Cittadino tiburtino ha firmato e fatto pubblicare un manifesto. L’Amministrazione comunale, inoltre, si dichiara pronta a costituirsi parte civile in procedimenti per reati sugli animali.

“Chi compie, anche in forma omissiva, tali azioni – si legge nel testo – è perseguibile penalmente e può ricevere condanne. Si fa quindi appello a tutti affinché non vengano perpetrati i reati di cui sopra. Si chiede inoltre a chiunque assista a tali illecite condotte di denunciare senza indugio l’accaduto. L’Amministrazione Comunale vigilerà sul rispetto di tali norme e valuterà di costituirsi parte civile nei casi di procedimenti inerenti ai suddetti reati e contravvenzioni”.

I REATI

L’Amministrazione ha voluto ricordare, poi, le varie tipologie di reati perseguibili penalmente.

“Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni.”

 “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell’animale.”

“Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze”.

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