Visto da me/ Gomez – Nox Omnibus Lucet

Di Roberta Mochi   Lui è Gomez. Non serve aggiunge molto altro. La sua cifra stilistica lo ha reso riconoscibile in molte città italiane ma anche all’estero. A Mumbai, Barcellona, Berlino e Londra campeggiano le sue opere che sono un’evoluzione colta della street art. Se la notte splende per tutti, lo fa di sicuro per […]

Visto da me/ Gomez – Nox Omnibus Lucet

Di Roberta Mochi

 

Lui è Gomez. Non serve aggiunge molto altro. La sua cifra stilistica lo ha reso riconoscibile in molte città italiane ma anche all’estero. A Mumbai, Barcellona, Berlino e Londra campeggiano le sue opere che sono un’evoluzione colta della street art.

Se la notte splende per tutti, lo fa di sicuro per questo artista che senza studi accademici alle spalle, vive di ambivalenze, attorcigliato tra le figure in eterna lotta che ritrae. Perché il mondo di questo street artist venezuelano di nascita e romano di adozione è fatto di legami e contorsioni. Sono corpi che si avvinghiano, sono emozioni che lacerano, sono spicchi di luce che si fanno spazio nel buio. 

Nella scelta dei materiali il suo dualismo è evidente. Olio e carboncino, materico e leggero, ricco e misero, moderno e antico, luce e assenza di luce. I due aspetti del reale riuniti in una unica sostanza. Nuovi elementi semantici anche nelle differenti superfici utilizzate: tela, tessuto, pannelli di plexiglass. Tutto ci invita a toccare l’oscurità, ad immergerci nella fisicità del suo colore corposo, nel buio potente, nelle ferite, nella fatica del vivere quotidiano, che strappa senza sottrarre nulla alla vera bellezza.

Questo è Luis Gomez, una sintesi caravaggesca di tradizione barocca e contemporaneità. Un luogo altro dove il mito e il simbolo sono il grimaldello per arrivare – ma con gentilezza – a scoprire la vera natura delle cose. Nelle sue vernici c’è la poesia della strada, la dignità dei vinti, la condivisione degli umili. Nella sua creatività potentemente descrittiva e violentemente ricercata c’è la linfa vitale della passione e dei sentimenti e c’è anche quella luminosità che l’occhio attento riesce a vedere.

Lo street artist originario di Caracas sarà alla Galleria Varsi, in via S. Salvatore in Campo 51 a Roma, con la sua prima mostra personale fino al 14 luglio. Una bella occasione per ammirarlo e andare poi a cercare le sue opere sulle facciate dei palazzi di periferia.

 

 

Testo da visualizzare in slide show