Prove di unità del centrodestra, al lavoro quattro liste civiche

#NLPolitica #Tivoli – Prove per un nuovo centrodestra alternativo ai partiti, a Tivoli primo incontro di liste civiche che si schierano all’opposizione. Lunedì scorso si sono ritrovati L’Aquila e le Torri, movimento già attivo da tempo, Tivoli 2.0, una lista del gruppo di “civiche” di Proietti che è uscita dalla maggioranza, Nuovi Orizzonti ed il […]

Prove di unità del centrodestra, al lavoro quattro liste civiche

#NLPolitica #Tivoli – Prove per un nuovo centrodestra alternativo ai partiti, a Tivoli primo incontro di liste civiche che si schierano all’opposizione. Lunedì scorso si sono ritrovati L’Aquila e le Torri, movimento già attivo da tempo, Tivoli 2.0, una lista del gruppo di “civiche” di Proietti che è uscita dalla maggioranza, Nuovi Orizzonti ed il nuovo Progetto Nazionale. In un contesto di grande confusione dei partiti di centrodestra tanto a livello nazionale, quanto e forse soprattutto a Tivoli, questa prima riunione è un segnale di grande novità e risponde “a distanza” alla riunificazione in atto anche nel centrodinistra.

 

LA NOTA DEI MOVIMENTI CIVICI

 Una fiscalità comunale meno schiacciante, servizi più efficienti, valorizzazione dell’identità e del territorio ma anche rigetto di una cultura progressista amata solo da pochi altolocati: sono queste le linee guida comuni al centro dell’incontro che si è tenuto lunedì scorso a Tivoli, in via preliminare, tra i movimenti L’AQUILA E LE TORRI, TIVOLI 2.0, NUOVI ORIZZONTI e PROGETTO NAZIONALE, insieme a singoli esponenti della società civile tiburtina. L’intenzione è quella di iniziare un percorso che porti alla costruzione di una struttura largamente rappresentativa di chi ha forti perplessità verso l’attuale governo cittadino e considera l’opposizione delle forze partitiche rappresentate in consiglio comunale sterile e di maniera. La comune volontà degli intervenuti è quella di allargare l’iniziativa ai settori produttivi, del mondo del lavoro, ai professionisti e alle intelligenze interessate a non far canalizzare nei soli contenitori politici (che già hanno fallito e inevitabilmente date le attuali premesse di nuovo falliranno) questo sentire diffuso sul territorio.

Se da un lato abbiamo un Pd che nonostante le chiare sconfitte del 2010 e del 2014 si è dimostrato incapace di cambiare ed è ancora totalmente in mano di chi ha gestito il potere dal 1999 al 2010 ed ha una concezione padronale della cosa pubblica, dall’altro abbiamo il centrodestra che fu ridotto a brandelli, disorganizzato ed inerte, capace solo di rilanciare balbettando malcapitati slogan nazionali. In più si assiste al progressivo allineamento a sinistra di pezzi che hanno fatto parte dell’esperienza gallottiana (e prima ancora di mille altre) che tentano goffamente di ammantarsi di civismo.

Consci del fatto che stando così le cose nessuno dei detti esponenti muoverà un dito fino ad un mese prima delle prossime elezioni, e lo farà solo per riproporre la solita eterogenea coalizione formata contrattando gli stessi pacchetti di voti di sempre, noi proviamo a realizzare un’iniziativa credibile e di lungo respiro.

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