Fondazione dello Sport: ecco come funzionerà la rivoluzione che vuole il Comune

#NLSport #Tivoli – Per lo sport a Tivoli si avvicina una vera e propria rivoluzione. Nel futuro degli impianti sportivi tiburtini ci sarà una Fondazione, come annunciato dal sindaco al momento di parlare delle novità della Città dello Sport dell’Arci, il Tar che ha bocciato il ricorso presentato dalla Lazio Nuoto confermando la revoca della […]

Fondazione dello Sport: ecco come funzionerà la rivoluzione che vuole il Comune

#NLSport #Tivoli – Per lo sport a Tivoli si avvicina una vera e propria rivoluzione. Nel futuro degli impianti sportivi tiburtini ci sarà una Fondazione, come annunciato dal sindaco al momento di parlare delle novità della Città dello Sport dell’Arci, il Tar che ha bocciato il ricorso presentato dalla Lazio Nuoto confermando la revoca della gestione per stadio, palazzetto e piscina.

Il progetto è ampio e complesso, ambizioso e sembrerebbe difficile. L’idea di Palazzo San Bernardino è creare un soggetto a cui affidare tutti gli impianti della città e in cui potrebbero confluire tutte le società sportive. Un soggetto che, oltre alla manutenzione delle strutture, si occuperà anche della promozione dello sport. Un’idea nata sulla scorta di quanto realizzato a Reggio Emilia ed a Caorle, in Veneto.

La Fondazione avrà il compito di condividere la gestione degli impianti con le associazioni del territorio affinché “Tutte possano fruirne – ha spiegato il consigliere del Sindaco per lo Sport, e consigliere comunale di Cambiamo Tivoli, Alessandro Baldacci -. La gestione degli impianti, ad oggi, ha mostrato dei limiti. Chi li aveva in gestione ne ha fatto un uso quasi privatistico, non lasciando spazi ad altre società. Questo non per forza per cattiveria, magari solo per necessità in quanto ogni fascia oraria era già impiegata. Però in questo modo ci sono realtà che non trovano spazi e, soprattutto, chi perde la gestione dell’impianto rischia di scomparire, come accaduto a diverse squadre di calcio nel recente passato”.

L’obiettivo – ha aggiunto Baldacci – è quello di far condividere gli spazzi, e non farli monopolizzare. Una volta che le società manifestano interesse per una determinata struttura si può organizzare l’attività all’interno della stessa. I comuni da cui prendiamo ispirazione, da quando hanno costituito la Fondazione, non hanno più fatto bandi né hanno avuto più contenziosi. Inoltre sono stati raggiunte percentuali elevatissime di ragazzi che praticano attività sportive”.

COSA CAMBIA

Tutti gli impianti, stadi, palazzetto dello sport, piscina e palestre delle scuole a gestione comunale, sarebbero affidate direttamente alla Fondazione che poi provvederà a darli in gestione, o meglio in coogestione, alle società tiburtine con preferenza per quelle iscritte alla Fondazione. “Si cercherà di integrare i programmi delle varie squadre, così da avere spazi a sufficienza per tutti. Le società continueranno a pagare i costi di gestione e la manutenzione”. Al momento sarebbero assegnati alla Fondazione solo gli impianti in mano al Comune, su tutti la Città dello Sport, poi confluirebbero tutti gli altri alla scadenza dei contratti con le società, “o prima se si trovano accordi con le squadre”. La Fondazione, inoltre, potrà parlare con i privati o con altri Enti per gestire anche strutture private, come l’impianto di Roccabruna, o le palestre delle scuole superiori.

PROMOZIONE DELLO SPORT

“Tra gli obiettivi c’è la diffusione dello sport tra i giovani. Si punterà sulle scuole, quindi, allargando la base e potendo fare, quindi, più selezione creando dei settori giovanili di qualità ed omogenei, con il maggio numero di giovani possibile. Tivoli non è più un attrattore di ragazzi come una volta, oggi chi vuole praticare gli sport a livelli importanti, chi vuole fare un salto di qualità, deve andare a Roma. Dobbiamo cambiare e tornare ad attirare i giovani atleti”.

STATUTO E REGOLAMENTO

“Al momento stiamo lavorando sui dettagli dello statuto – ha aggiunto Baldacci -. Poi passerà al vaglio della commissione consiliare Sport e poi dovrà essere approvato dal consiglio comunale. Contiamo di riuscire ad arrivare all’approvazione entro l’estate”. Ci vorrà qualche mese di più, però, per renderla operativa ed il primo campionato in cui si vedranno gli effetti della Fondazione potrebbe essere quello 2017-2018. “Dovremo fare dei piani tariffari precisi, quindi servirà un’attenta analisi dei costi di gestione. Poi la Fondazione dovrà essere presentata pubblicamente e, infine, si raccoglieranno le manifestazioni di interesse da parte delle società. Un lavoro che richiederà qualche mese prima di poter arrivare alla piena operatività”.

L’ARCI

Per la Città dello Sport, in attesa della Fondazione, ci saranno novità già dal prossimo settembre. In attesa che terminino i lavori al Palazzetto, in attesa di un bando per il Campo C destinato al Rugby ma al momento inutilizzato, l’Olindo Galli potrebbe tornare a vivere. La gestione sarà affidata all’Asa Servizi che provvederà poi ad organizzare i “turni” tra le società che lo richiederanno. Per la piscina, invece, sono ancora al vaglio dell’Amministrazioni soluzioni per garantire la continuità agli iscritti della Lazio Nuoto e, soprattutto, ai lavoratori ora che il Tar ha di fatto ridato la struttura al Municipio.

 

(Dal numero 8 di XL in distribuzione)

 

Testo da visualizzare in slide show