Arrestato padre orco: aveva abusato della figlia di 15 anni appena conosciuta
#NLCronaca #Tivoli – Violentata ripetutamente dal padre che aveva appena conosciuto, la gioia per aver ritrovato il proprio genitore dopo anni si è trasformata presto in un inferno per una ragazza dell’hinterland tiburtino. In manette è finito un 40enne romeno che abita a Roma. La giovane, 15 anni all’epoca dei fatti, viveva con la madre, […]
#NLCronaca #Tivoli – Violentata ripetutamente dal padre che aveva appena conosciuto, la gioia per aver ritrovato il proprio genitore dopo anni si è trasformata presto in un inferno per una ragazza dell’hinterland tiburtino. In manette è finito un 40enne romeno che abita a Roma. La giovane, 15 anni all’epoca dei fatti, viveva con la madre, che si era separata dal marito prima che nascesse la figlia.
Spinta dalla curiosità di conoscere il papà, la piccola si era messa in “caccia” sui social network e proprio su Facebook trovò il profilo dell’uomo. Dopo un po’ di tempo in cui i due si erano scambiati messaggi, prima, e telefonate, poi, la ragazza manifestò il desiderio di trascorrere un po’ di tempo con lui. La madre acconsentì, e così la giovane nell’estate dello scorso anno si è trasferita a casa del padre e della sua nuova famiglia, una casa occupata a Roma in zona Eur.
Nell’appartamento non c’erano letti e dormivano tutti su dei materassi in terra. La ragazza dormiva con il fratellastro e con il padre.
La sua gioia, però, si è trasformata presto in incubo. Non era passata neanche una settimana dal suo arrivo nella casa che, una notte, l’orco l’ha baciata sulla bocca. L’indomani, appena rimasti soli in casa, avrebbe abusato una prima volta di lei minacciandola anche, “Se lo racconti a qualcuno ti butto di sotto dal balcone”. Per i successivi due mesi, ogni volta che la nuova compagna dell’uomo ed il bambino uscivano, l’uomo approfittava di lei. Per cancellare le tracce, l’uomo era arrivato al punto di lavare personalmente la sua biancheria e quella della figlia.
La ragazza, inizialmente, non aveva trovato la forza di scappare ma, passati un po’ di giorni, con la scusa che le mancava la madre, è tornata a casa, finalmente al sicuro dalle mani dell’orco.
Per un anno, però, si è tenuta dentro questo orribile segreto. Solo nello scorso settembre è riuscita ad aprirsi e a raccontare tutto alla mamma. La donna, shockata, ha subito chiamato il 114, il numero per le emergenze del Telefono Azzurro, e gli operatori le consigliarono di rivolgersi ai carabinieri. Proprio i militari della compagnia di Tivoli, appena ricevuta la denuncia, iniziarono le indagini per raccogliere prove e verificare la veridicità dei racconti della ragazza. Dopo certosine indagini ed incontri protretti con la giovane, hanno presentato i risultati dell’attività investigativa e pochi giorni fa su ordine del gip del Tribunale di Roma, Francesco Patrone, sono scattate le manette.

