Usura, rubano le pistole di ordinanza per convincerlo a pagare: due arresti
#NLCronaca – #Guidonia Montecelio – #estorsione – Per convincerlo a saldare il debito gli “rapiscono” le due pistole d’ordinanza, due strozzini in manette. Ad essere arrestati sono stati un 35enne, originario di Napoli ma da tempo residente a Roma, già conosciuto alle forze dell’ordine, e un 38enne romano, incensurato. I due devono rispondere di rapina […]
#NLCronaca – #Guidonia Montecelio – #estorsione – Per convincerlo a saldare il debito gli “rapiscono” le due pistole d’ordinanza, due strozzini in manette. Ad essere arrestati sono stati un 35enne, originario di Napoli ma da tempo residente a Roma, già conosciuto alle forze dell’ordine, e un 38enne romano, incensurato. I due devono rispondere di rapina aggravata, estorsione e detenzione abusiva di armi in concorso. A far scattare le manette sono stati i carabinieri della Compagnia di Tivoli.
L’ESTORSIONE
La vittima è una guardia giurata di 31anni di Marcellina che all’inizio del 2015, trovandosi in difficoltà economica, si sarebbe rivolto ai due malviventi per chiedergli un prestito. Col passare del tempo le condizioni economiche dell’uomo non sono migliorate e con l’accumularsi degli interessi i due creditori hanno reso sempre più pressanti le richieste di restituzione del denaro.
IL “RAPIMENTO DELLE PISTOLE” E L’INTERVENTO DEI CARABINIERI
Vista la situazione gli aguzzini hanno pensato bene di sottrarre le due pistole in possesso della guardia giurata, una Smith & Wesson calibro 45 ed una Beretta calibro 9 regolarmente detenute, per costringerlo a saldare il suo debito. Non potendo lavorare senza pistola io 31enne ha denunciato tutto ai Carabinieri. Quando la guardia giurata si è incontrata con i due aguzzini per consegnare loro 500 euro, “riscatto” pattuito per riavere le armi, i Carabinieri sono intervenuti e li hanno bloccati. Le due pistole sono state rinvenute presso le abitazioni degli estorsori, dove i Carabinieri hanno anche ritrovato una terza pistola, una lanciarazzi illegalmente detenuta. Le armi sono state sequestrate per essere sottoposte ad accertamenti balistici per poter escludere che possano state usate dai due estorsori. Accusati di rapina aggravata, estorsione e detenzione abusiva di armi in concorso, i due sono stati portati nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

