Manifesti per salutare Priebke, ancora un blitz della Comunità Militante Tiburtina

#NLCronaca #Tivoli – Ancora un “blitz” nazifascista per le vie di Tivoli, in occasione dell’anniversario della morte del capitano Erich Priebke, condannato all’ergastolo per aver partecipato alla pianificazione e alla realizzazione dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, sono spuntati “altri” manifesti in suo onore. Non è la prima volta che in città compaiono manifesti, striscioni o addirittura gigantesche […]

Manifesti per salutare Priebke, ancora un blitz della Comunità Militante Tiburtina

#NLCronaca #Tivoli – Ancora un “blitz” nazifascista per le vie di Tivoli, in occasione dell’anniversario della morte del capitano Erich Priebke, condannato all’ergastolo per aver partecipato alla pianificazione e alla realizzazione dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, sono spuntati “altri” manifesti in suo onore.
Non è la prima volta che in città compaiono manifesti, striscioni o addirittura gigantesche “svastiche” sul monte Catillo. Molti di questi sono rivendicati dalla Comunità Militante Tiburtina, associazione di estrema destra che più volte ha firmato, o comunque rivendicato, questi gesti. Altri, invece, sono siglati 3V, altro gruppo di estrema destra operativo a Tivoli. Questi blitz, inoltre, avvengono spesso il 25 aprile, il giorno della Anniversario della Liberazione.

IL COMMENTO DI UN CITTADINO CHE HA RIMOSSO ALCUNI DI QUESTI MANIFESTI

Sui social network è stato più volte condiviso il racconto di un tiburtino che ha provveduto a rimuovere alcuni di questi manifesti.

“Per la seconda volta nel giro di pochi mesi (la precedente è avvenuta la mattina del 25 Aprile) ho rimosso personalmente manifesti inneggianti al nazifascismo dall’angolo tra via Due Giugno e Piazza Santacroce. Stavolta celebravano Priebke, responsabile diretto – insieme ad altri – del massacro delle Fosse Ardeatine (335 cittadini italiani). Tornando verso casa, all’altezza dell’ufficio postale di via Palatina, ho visto un identico manifesto affisso ai lati dell’ingresso (già parzialmente strappato). Stavo completando la rimozione quando una voce alle mie spalle mi ha chiesto che cosa stessi facendo. Ho risposto che come Cittadino della Repubblica stavo rimuovendo un manifesto che viola il Codice Penale Italiano in materia di “apologia di reato”. Questa non identificata persona mi ha detto che non potevo farlo e che lui interveniva per non consentirmi questa operazione (tralascio lo scambio di “opinioni” avvenuto tra noi due). Avviso però i componenti della fantomatica “comunità militante tiburtina” che ho a memoria tutte le date celebrative dei crimini e delitti compiuti dal “puzzone crapapelata” e del “baffetto teutonico” cui fanno riferimento ideologico e che mi doterò di mezzi per documentare audiovisivamente qualsiasi prossima affissione. Lo farò naturalmente di giorno, in piena luce; al contrario di costoro, che agiscono sempre di notte; e che mi curerò, insieme a chi vorrà farlo con me, di denunciare alle autorità legittime questo reato”.

IL CURRICULUM DELLA COMUNITA’ MILITANTE TIBURTINA

Tra le vie tiburtine, la Cmt è conosciuta oltre che per gli striscioni (uno degli ultimi il 12 settembre in piazza Garibaldi, dopo l’arrivo di 50 rifugiati censiti in commissariato e poi trasferiti a Corcolle, “E mo basta! De disperati abbastemo nui”) anche per due gesti eclatanti. Nel 2006, quando il Comune stava introducendo il registro delle coppie di fatto, alcuni militanti fecere irruzione negli uffici dell’anagrafe gettando in terra due carriole di letame e dei volantini contro la novità. Nel 2008, invece, una sessantina di loro irruppero nell’atrio del comune gettando dei fumogeni, che rovinarono anche il portone del municipio, distribuendo un volantino contro l’Amministrazione per “i conflitti di interesse tra politica ed imprenditoria”, le privatizzazione e i mancati interventi per salvare la Tivoli Calcio 1919. Tra le attività della Cmt, però, anche la raccolta e la distribuzione di pane ed alimenti ai poveri e ai disagiati.

Nella Capitale, invece, la Comunità militante tiburtina è balzata agli onori della cronaca per una serie di manifesti. Nel 2009, lungo via Cavour, lo striscione fece il giro d’Italia, suscitando diverse proteste e polemiche: “Have a dream, i froci al Colosseo ma con i leoni”. Poi un blitz in una sede del Partito Democratico, con 5 water lasciati davanti l’ingresso ed un mega striscione “Il posto giusto per le vostre facce da c…”. Nel 2011, poi, sulla terrazza del Pincio inneggiarono alla Repubblica di Salò, contro la Festa delle Repubblica del 2 giugno, e lo scorso anno festeggiarono i 100 anni di Priebke con due striscioni, uno per il capitano ed uno contro il presidente della Comunità Ebraica di Roma.

Il manifesto della Comunità Militante Tiburtina rimosso a via Palatina

Testo da visualizzare in slide show