Stacchini: riprendono i roghi, monta la rabbia dei residenti, lo sgombero si avvicinerebbe
#NLCronca #Tivoli – Giorni bollenti per le baraccopoli dell’area Stacchini, finito il presidio e senza una data certa per la messa in sicurezza delle due aree ricominciano i fuochi e il via vai di nomadi, italiani e non. Due sere fa Tivoli Terme e Villalba di Guidonia sono state di nuovo invase dal fumo, maleodorante, […]
#NLCronca #Tivoli – Giorni bollenti per le baraccopoli dell’area Stacchini, finito il presidio e senza una data certa per la messa in sicurezza delle due aree ricominciano i fuochi e il via vai di nomadi, italiani e non.
Due sere fa Tivoli Terme e Villalba di Guidonia sono state di nuovo invase dal fumo, maleodorante, di plastica bruciata prodotto da qualche fuochi acceso tra l’accampamento dei nomadi siciliani e quello dei romeni. Subito è montata la rabbia dei residenti e del Comitato Città Termale che, già sabato, ha lanciato un appello al Municipio per chiedere notizie sulla situazione delle due baraccopoli. Nella serata di sabato è arrivata la risposta del Comune: “il Sindaco ha ricevuto ufficiale comunicazione dell’inserimento, all’ordine del giorno della prossima seduta del Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, dell’attuazione dell’azione di bonifica dell’area dell’ex Polverificio Stacchini a Tivoli Terme”.
Dopo i tanti sforzi dell’Amministrazione che, da novembre a maggio, era riuscita a far scendere gli occupanti dell’ex polverificio da oltre 600 a poco più di 50. Da Palazzo San Bernardino erano stati anche convocati i proprietari dei terreni, oltre che le società interessate come le Autostrade e le Ferrovie, per bonificare le aree. Un puzzle quasi completo a cui manca, però, una tessera fondamentale, la decisione della Prefettura di Roma di inviare polizia e carabinieri per liberare le aree così da far intervenire le ruspe dei proprietari dei terreni. Questa “tessera”, così, è finita nell’agenda dei lavori del Prefetto sperando che l’appuntamento sia questione solo di giorni.
DAL COMITATO CITTA’ TERMALE
“Chiediamo perché ancora non è definito lo sgombero delle circa 50 anime di Stacchini è dei Zingari Siculi – scrivono da Tivoli Terme -. Chiediamo al Sindaco di scrivere al Prefetto di Roma chiarendo non siamo disponibili ad essere di nuovo vittime di Roma Capitale, viste le dichiarazioni del sindaco Marino sull’intenzione di svuotare di Roma. Inoltre il livello di intolleranza è alle stelle e la popolazione di Tivoli Terme e Villalba di Guidonia non sopporterà più un estate come quella dell’anno scorso nella quale le finestre delle case dovettero restare chiuse per colpa dei fumi tossici. E il Prefetto si deve prendere la responsabilità di qualsiasi reazione tale situazione esasperante determini”.
Residenti pronti alla battaglia: “la popolazione è pronta a manifestare arrivando a bloccare il treno per Roma e la Tiburtina se non si dà data certa all’azione che determinerà la chiusura del capitolo Stacchini. Chiediamo al Sindaco se è pronto a manifestare con la Sua popolazione se la Prefettura non darà tempi certi di intervento”.
(Leggi: il documento del Comitato)
DAL COMUNE
“Nella serata di giovedì 4 giugno il Sindaco Giuseppe Proietti ha ricevuto ufficiale comunicazione dell’inserimento, all’ordine del giorno della prossima seduta del Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, presieduto dal Prefetto di Roma, dell’attuazione dell’azione di bonifica dell’area dell’ex Polverificio Stacchini a Tivoli Terme. Tale azione era stata formalmente richiesta dallo stesso Sindaco Proietti che, ai fini della tutela della salute pubblica della popolazione interessata e degli stessi occupanti, aveva nei giorni precedenti investito della questione anche la Procura della Repubblica di Tivoli”.
“Il Prefetto di Roma Franco Gabrielli – ha dichiarato il Sindaco proietti-, nella sua recente visita a Tivoli, ha assicurato il sostegno della Prefettura e delle forze dell’ordine per consentire ai proprietari di avviare i lavori di bonifica e di messa in sicurezza delle aree ancora occupate da coloro che non hanno accettato, in questi mesi, di partire spontaneamente”.
(LEGGI: il comunicato integrale del Comune di Tivoli)

