Trelleborg: i sindacati attaccano Unindustria dopo l’accordo per le 69 assunzioni
#NLEconomia #NLTivoli – L’accordo tra azienda e lavoratori non piace ad Unindustria che sospende la Trelleborg di Villa Adriana ma i sindacati dichiarano guerra. “Siamo all’olio di ricino” attacca dalla Filctem-Cgil il segretario generale Emilio Miceli, “la sospensione è gravissima” aggiunge il segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio Claudio Di Berardino. L’azienda, […]
#NLEconomia #NLTivoli – L’accordo tra azienda e lavoratori non piace ad Unindustria che sospende la Trelleborg di Villa Adriana ma i sindacati dichiarano guerra.
“Siamo all’olio di ricino” attacca dalla Filctem-Cgil il segretario generale Emilio Miceli, “la sospensione è gravissima” aggiunge il segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio Claudio Di Berardino.
L’azienda, poiché la trattativa per l’assunzione di 69 persone era avvenuta prima dell’abolizione dell’articolo 18 aveva accolto la richiesta dei sindacati di far valere la normativa anche se, nel frattempo, era stata abrogata pur specificando che si trattava di una decisione presa in via del tutto eccezionale. L’accordo, però, è stato bocciato da Unindustria Lazio in quanto, come ha spiegato lo stesso segretario regionale Maurizio Stirpe: “va in direzione opposta a quanto previsto dalla nuova normativa contenuta nel Jobs Act del governo di Matteo Renzi e crea un notevole pregiudizio agli interessi del mondo imprenditoriale”.
L’ATTACCO DELLA FILCTEM CGIL
“Una parte di Confindustria – ha criticato il segretario generale Emilio Miceli -, nel suo tentativo di difesa acritica del jobs act ha deciso di passare alle vie di fatto. Il presidente Unindustria Lazio, dott. Maurizio Stirpe, di fatto emette una scomunica nei confronti della Trelleborg, azienda del pneumatico che si sarebbe macchiata del reato di avere negoziato con il sindacato una gestione meno estremistica del jobs act. Siamo all’olio di ricino, alle punizioni, alle espulsioni. Da questo atteggiamento si capisce quanto grande sia la distanza tra la politica, anche nella versione di Confindustria, ed i luoghi di lavoro e di produzione”.
Sempre dalla Cgil anche il segretario di Roma e Lazio, Claudio Di Berardino, ha preso posizione: “Ritengo davvero grave la decisione di Maurizio Stirpe di sospendere in via cautelativa la Trelleborg Wheel Systems di Tivoli da Unidustria in seguito all’accordo siglato qualche giorno fa con le organizzazioni sindacali di categoria. Stirpe stesso, nelle sue dichiarazioni, riconosce la titolarità da parte dell’azienda di sottoscrivere accordi valutati in linea con le proprie strategie. Con questa sospensione viene di fatto affermato l’opposto. Non ci è chiaro nemmeno quali sarebbero i contenuti ritenuti lesivi dei principi di solidarietà e comunione di interessi alla base del sistema associativo di Unindustria espressi nell’accordo. Un accordo per molti aspetti innovativo e che soprattutto pone i lavoratori al riparo dagli effetti devastanti del Jobs Act, mantenendo le tutele previste dall’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori. Le esternazioni di Stirpe non solo negano il valore alla concertazione, ma sminuiscono l’apporto delle parti sociali nelle trattative riguardanti le politiche industriali regionali”.
LA POSIZIONE DI UNINDUSTRIA
L’accordo siglato tra i sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, UGL Chimici e la Trelleborg Wheel Systems di Tivoli senza l’assistenza di Unindustria che, a tutti gli effetti, prevede una deroga a quanto previsto dal Jobs Act per quanto riguarda la nuova disciplina sugli effetti del licenziamento, mette fuori di fatto dalla nostra associazione l’Azienda firmataria”, questa la posizione di Maurizio Stirpe Presidente di Unindustria.
“Fermo restando la titolarità da parte dell’Azienda a sottoscrivere Accordi che valuta in linea con le proprie strategie – prosegue il Presidente Stirpe – riteniamo che i contenuti di questo accordo ledano fortemente i principi di solidarietà e di comunione di interessi che sono alla base del nostro sistema associativo. Per questa ragione, l’Azienda viene in via cautelativa sospesa dal vincolo associativo e la questione sarà sottoposta al collegio dei probiviri per l’assunzione di una decisione definitiva”.
“Tale accordo va esattamente nella direzione opposta a quanto previsto dalla nuova normativa contenuta nel Jobs Act del governo di Matteo Renzi e crea un notevole pregiudizio agli interessi del mondo imprenditoriale. Per questo motivo, il sistema delle imprese auspica fortemente – conclude Stirpe – che l’Esecutivo intervenga in maniera decisiva sancendo l’indisponibilità a livello contrattuale della normativa sui licenziamenti contenuta nel D. Lgs. n.23/2015”.

