Visita a Tivoli per il prefetto Gabrielli: tante le criticità di questo territorio

#NLCronaca #NLTivoli – Tour della provincia, subito dopo gli incontri nei municipi romani è arrivato a Tivoli il nuovo prefetto Franco Gabrielli. L’ex capo della protezione civile, all’indomani della sua nomina, ha deciso di visitare i più grandi centri della sua giurisdizione per conoscere il vasto territorio che gli è stato affidato. A Palazzo San […]

Visita a Tivoli per il prefetto Gabrielli: tante le criticità di questo territorio

#NLCronaca #NLTivoli – Tour della provincia, subito dopo gli incontri nei municipi romani è arrivato a Tivoli il nuovo prefetto Franco Gabrielli. L’ex capo della protezione civile, all’indomani della sua nomina, ha deciso di visitare i più grandi centri della sua giurisdizione per conoscere il vasto territorio che gli è stato affidato.
A Palazzo San Bernardino, così, in oltre tre ore di riunione, Gabrielli ha parlato con l’amministrazione comunale tiburtina al gran completo, sindaco, giunta e consiglieri, oltre ad un rappresentante del tribunale e ai comandanti delle forze dell’ordine del territorio, polizia stradale, polizia, carabinieri, polizia provinciale e locale, corpo forestale dello stato e vigili del fuoco.

LE CRITICITA’

Diversi i punti trattati durante la riunione, e non poteva essere altrimenti visti i problemi di questo quadrante della provincia. Prima di tutto la cronica carenza di organico delle forze dell’ordine. Non ce n’è una che abbia tutta la dotazione necessaria per controllare un territorio così vasto dove impazza la microcriminalità e dove la malavita organizzata è sempre più presente. Mentre la presenza della microcriminalità è avvertita dalla popolazione, solo a Tivoli sono stati denunciati ai carabinieri oltre 200 furti, quella della criminalità organizzata è più silente, meno visibile, e ben più pericolosa come dimostra l’aumento di omicidi registrato nell’hinterland tiburtino (nel 2014 uno al mese nell’area di competenza del tribunale di Tivoli che va da Cave a Monterotono, da Subiaco a Formello).
Tornando alle problematiche di Tivoli, invece, il primo argomento è stata la baraccopoli di Stacchini ed il vicino insediamento di nomadi siciliani. Per entrambi si sta per scrivere la parola fine, con i proprietari delle aree che sono disponibili alla bonifica e alla messa in sicurezza ma serve di liberare le aree.
Non sono stati sollevati problemi, invece, in merito alla presenza in città dei profughi dei centri Cara.

STACCHINI & PROFUGHI

Nel dettaglio, lo stesso sindaco Giuseppe Proietti ha spiegato al Prefetto la situazione dei profughi: “non abbiamo i problemi di altre zone, la comunità li guarda con attenzione cerchiamo di coinvolgerli in eventi culturali”.

Su Stacchini (dove gli occupanti sono scesi dai 500 di novembre ai 60 attuali), invece: “Grazie agli interventi messi in campo dall’amministrazione comunale in collaborazione con tutte le forze dell’ordine le presenze sono notevolmente diminuite negli ultimi mesi. Ora siamo arrivati alla fase conclusiva. I proprietari dei terreni, a seguito delle sollecitazioni del Comune di Tivoli, hanno accettato di farsi carico degli interventi di messa in sicurezza e di bonifica. Le persone che hanno deciso di rimanere in quei luoghi senza le minime condizioni di vivibilità, nei prossimi giorni dovranno andare via per fare in modo che vengano immediatamente avviati i lavori. Siamo arrivati al punto in cui la buona politica di un’amministrazione che ha affrontato il tema con buon senso e civiltà deve essere accompagnata dall’intervento delle forze dell’ordine”.

IL PREFETTO

Tra le risposte di Gabrielli non tutte sono state incoraggianti. Per quanto riguarda la carenza degli organici delle forze dell’ordine, infatti, ha spiegato che l’implementazione dipende dal Governo e che i tempi sono lunghissimi ed ha aggiunto, per meglio illustrare la situazione, che se nel Primo Municipio di Roma c’è un agente ogni 119 abitanti, nelle periferie a cavallo del raccordo anulare si passa ad uno ogni 2300.
Positive, invece, le risposte in merito alle baraccopoli e ai roghi di rifiuti. Il Prefetto ha assicurato la massima attenzione e la massima disponibilità, da subito, e contri i fuochi la massima fermezza.
Gabrielli, comunque, tornerà a breve, forse anche nel giro di due o tre mesi, per verificare la situazione e monitorare le evoluzioni e poi ha illustrato il suo progetto di estendere anche alla provincia i comitati per l’ordine e la sicurezza pubblica, tavoli tecnici tra amministrazioni comunali e forze dell’ordine, già avviati nei municipi della Capitale.

“Ringrazio il Signor Prefetto per questo approccio nuovo al rapporto con le realtà che operano sul campo – ha commentato il sindaco Proietti – e per aver voluto questo incontro con l’obiettivo di conoscere il territorio e percepirne le sue esigenze, soprattutto le criticità in materia di sicurezza”.

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