Bartucci, presidente del consiglio: “sulla Buzzi serve discussione seria”
#NLPolitica #NLGuidonia – Un invito ad affrontare la questione Buzzi nella “sua complessità e con serietà” è arrivato dal presidente del consiglio comunale di Guidonia Montecelio, Marco Bertucci, che è intervenuto sulla vicenda “cementificio”, peraltro inserite all’ordine del giorno dell’assise del prossimo 26 marzo. “Il sito – ha commentato in una nota Bertucci – è […]
#NLPolitica #NLGuidonia – Un invito ad affrontare la questione Buzzi nella “sua complessità e con serietà” è arrivato dal presidente del consiglio comunale di Guidonia Montecelio, Marco Bertucci, che è intervenuto sulla vicenda “cementificio”, peraltro inserite all’ordine del giorno dell’assise del prossimo 26 marzo.
“Il sito – ha commentato in una nota Bertucci – è per definizione impattante per il contesto territoriale che lo ospita, è il più grande cementificio d’Europa che per le trasformazioni urbanistiche degli ultimi decenni si trova ormai inglobato nella città. Per il funzionamento degli altiforni vengono utilizzati combustibili che hanno comunque ripercussioni sull’ambiente, i dati relativi alle emissioni in atmosfera ci dicono che, seppur sotto la soglia di legge, la presenza di inquinanti quali il cromo, elemento tra l’altro cancerogeno, è pressoché costante. Con questa realtà ha il dovere di confrontarsi la politica tutta, con serietà, nella ricerca di soluzioni concrete e attuabili e senza creare picchi di allarmismo tra i cittadini che, al contrario, vanno informati e coinvolti in scelte che mai come in questo momento devono essere radicali”.
“La politica tutta, indipendentemente dal colore di governo, deve assumersi la responsabilità di aprire un tavolo di confronto importante, che produca effetti concreti, superando i termini di protocolli d’intesa che negli anni non hanno prodotto gli effetti sperati, finendo per fungere da palliativo”.
Per Bertucci serve “una conferenza permanente sulla Buzzi, uno spazio all’interno del quale iniziare a ragionare una strategia che abbia a finalità la delocalizzazione del cementificio, il recupero delle molte aree dismesse e fatiscenti presenti all’interno del sito, le stesse che da subito dovrebbero essere oggetto di una trasformazione reale. Un organismo del quale dovranno far parte comitati e cittadini, associazioni, rappresentanti dei gruppi consiliari”.

