Asl: ancora una bocciatura per il progetto di riorganizzazione della Roma G
#NLSanità #NLTivoli – Siamo alle battute conclusive, il nuovo atto aziendale dell’Asl Roma G sta per essere approvato. Proprio in questi giorni il direttore Generale Giuseppe Caroli lo discuterà in regione dopo averlo già presentato nello scorso autunno. L’atto aziendale è il documento che ridisegna la struttura dell’Azienda sanitaria per i prossimi anni, è il […]
#NLSanità #NLTivoli – Siamo alle battute conclusive, il nuovo atto aziendale dell’Asl Roma G sta per essere approvato. Proprio in questi giorni il direttore Generale Giuseppe Caroli lo discuterà in regione dopo averlo già presentato nello scorso autunno.
L’atto aziendale è il documento che ridisegna la struttura dell’Azienda sanitaria per i prossimi anni, è il progetto di come funzionerà la Roma G nel prossimo futuro. Un documento importante, quindi, su cui però pesano, e molto, i problemi storici di questa Asl e, su tutti, la carenza di organico. Come una coperta corta purtroppo qualche parte la lascia sempre scoperta, anche questo atto aziendale qualche pecca, come denunciato dai sindacati, sembra averla.
Con una lettera inviata al responsabile della Cabina di Regia per la sanità, Alessio D’Amato, la Cisl Fp fa l’elenco di queste carenze.
“Con amarezza – ha scritto il Segretario Territoriale Cisl Fp Roma e Rieti, Dimitri Cecchinelli – possiamo affermare che in questo Atto Aziendale che hanno prevalso logiche di consenso politico rispetto a logiche di natura tecnica. Queste le nostre perplessità già esposte alla Direzione Generale della Asl RmG”.
POSTI LETTO
“La prima osservazione di carattere generale è rivolta al mancato rispetto dello standard nazionale. Non è accettabile infatti la chiusura di interi Ospedali e/o Reparti nel della Asl RmG: i sei ospedali (Tivoli, Monterotondo, Colleferro, Palestrina, Subiaco, Casa della salute di Palombara, ndg) dispongono di soli 500 posti letto per acuti a fronte dei 1452 previsti, con un rapporto di 1,02 posti/letto ogni mille residenti rispetto ai 2,97 previsti dallo Standard Regionale. Tutto ciò si verifica poiché è venuta a mancare una ricognizione della rete ospedaliera, finalizzata ad una distribuzione omogenea della stessa sul territorio che avrebbe dovuto rilevare in maniera concreta i flussi dei bisogni assistenziali correlati alle carenze e/o eccedenze di posti letto per acuti nelle zone interessate. È evidente la discrepanza di risorse esistente tra le Asl di Roma Capitale rispetto a quelle dell’Area Metropolitana”.
LE “STRUTTURE SEMPLICI”
“Il futuro delle strutture semplici. Scendendo nei particolari, la prima critica alla bozza dell’atto aziendale riguarda la mancata indicazione nell’organigramma di tutte le strutture semplici. Non sono state riportate linee funzionali necessarie a questa ASL per bloccare in parte la mobilità passiva statisticamente molto elevata”.
LE CONTRADDIZIONI
“Analizzando sommariamente l’organigramma, aumentano le strutture di tipo amministrativo assolutamente in controtendenza con le indicazioni del Governo Nazionale sul Pubblico Impiego. Si tagliano decisamente le Strutture Sanitarie Ospedaliere e non vengono potenziate quelle Territoriali. La Csil punta la sua attenzione anche sul progressivo ed inesorabile deperimento di risorse umane e materiali presso i Presidi Ospedalieri di Tivoli , Palestrina, Subiaco, Monterotondo,Colleferro, non più sostenibile”.
LE EMERGENZE
“Il Dea (Dipartimento di emergenza ed accettazione, ovvero il pronto soccorso di Tivoli, ndg) e i vari Pronto Soccorso della Asl RmG vedono il personale costretto a turni massacranti. Il blocco del turn-over ci vede in corsa continua per scongiurare la chiusura di interi reparti”.
“Continuano a mancare una risonanza magnetica, un Reparto di Emodinamica, un sistema di comunicazione efficiente per la consulenza telemetica con il Policlinico Umberto I, le Superfici Eliportuali, le TAC restano aperte in h 12 per carenza di organico”.
(dal nostro periodico XL ora in distribuzione)

