Inviolata: nella conferenza dei servizi decisi nuovi interventi di messa in sicurezza
#NLCronaca #NLGuidonia – Per la discarica dell’Inviolata ancora interventi di messa in sicurezza, questo ha sancito la conferenza dei servizi di ieri tra la delusione degli ambientalisti del Comitato di risanamento ambientale che avrebbero voluto una bonifica dell’area. L’incontro, che si è tenuto presso il municipio di Guidonia Montecelio con i rappresentanti dell’Arpa Lazio, dell’Asl […]
#NLCronaca #NLGuidonia – Per la discarica dell’Inviolata ancora interventi di messa in sicurezza, questo ha sancito la conferenza dei servizi di ieri tra la delusione degli ambientalisti del Comitato di risanamento ambientale che avrebbero voluto una bonifica dell’area. L’incontro, che si è tenuto presso il municipio di Guidonia Montecelio con i rappresentanti dell’Arpa Lazio, dell’Asl Roma G, dei Comuni di Guidonia e Fonte Nuova, dell’Eco Italia 87 e di quattro associazioni locali, ha portato alla definizione di un cronoprogramma di interventi che, partendo dall’immediata messa in sicurezza, si avvicini al ripristino ambientale.
“Il gestore della discarica – hanno spiegato in una nota dal Cra Guidonia Montecelio e Fonte Nuova – deve quindi intensificare gli interventi già in atto, migliorando la posa in opera del diaframma plastico su tutti gli invasi, vecchi e nuovi, incrementando il numero dei piezometri, costruendo una vera e propria barriera di pozzi di emungimento sui lati non isolati dal terreno (nord-est e sud-ovest, dove maggiore è l’infiltrazione del percolato nel terreno)”.
“Sono stati i tecnici di Arpa Lazio a chiarire – proseguono dal Cra – dopo un lungo intervento del privato gestore della discarica nel tentativo di minimizzare l’impatto tuttora notevole della contaminazione ed in difesa della propria attività di contenimento dell’inquinamento, che il percolato finora raccolto rappresenta poco più del 20% del totale prodotto in loco e che, comunque, l’inquinamento della falda è riconducibile senza dubbio alla gestione degli invasi”.
“Ebbene oggi – criticano dal Comitato -, dopo innumerevoli indagini, durate circa tre anni, apprendiamo dalla Conferenza dei Servizi che la situazione ambientale della contaminazione delle acque sotterranee del sito di discarica è rimasta drammaticamente la stessa, ovverosia la messa in sicurezza ordinata dalla Provincia non ha portato gli esiti sperati. Se ne deduce che la discarica continua inesorabilmente ad inquinare il territorio”.

