Castel Madama: scoppia la polemica per altri 136 ettari edificabili

#NLCastelMadama – L’urbanistica torna al centro della politica castellana ed infiamma l’opposizione che attacca l’amministrazione: “con la scusa di riqualificare le zone abusive, vogliono far diventare 136 ettari da agricoli a edificabili. Centinaia di famiglie pagheranno l’Imu, ma pochi un giorno, forse, costruiranno”.La delibera della discordia è la perimetrazione “dei nuclei sorti abusivamente nel territorio […]

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#NLCastelMadama – L’urbanistica torna al centro della politica castellana ed infiamma l’opposizione che attacca l’amministrazione: “con la scusa di riqualificare le zone abusive, vogliono far diventare 136 ettari da agricoli a edificabili. Centinaia di famiglie pagheranno l’Imu, ma pochi un giorno, forse, costruiranno”.
La delibera della discordia è la perimetrazione “dei nuclei sorti abusivamente nel territorio comunale, primo atto necessario per pianificare la loro riqualificazione” hanno spiegato in una nota i consiglieri di opposizione Alberto Grelli, Michele Nonni, Amerina Paolacci, Giuseppe Salinetti. Argomento che era all’ordine del giorno dell’assise del 3 luglio ma la mancanza di alcuni elaborati grafici ha portato al rinvio della discussione.

“La maggioranza – spiegano ancora dalla minoranza – propone di perimetrare 4 zone del territorio comunale occupate da costruzioni abusive: le Fratte, San Chirico, Monitola alta Fontanelle, Monitola bassa Arci. Le aree proposte sono molto più ampie dei nuclei di costruzioni abusive”.
In località Fratte, attualmente 4 ettari in cui risiedono 16 famiglie, 34 persone, la nuova superficie salirebbe a 24.5. A San Chirico, 2 ettari – 7 famiglie – 21 residenti, gli ettari diventeranno 6. A Monitola – Fontanelle, 11 ettari in cui risiedono 18 famiglie – 53 persone, la nuova superficie sarà di 22.8 ettari. A Monticola – Arci si passerà, invece, da 4 etttari (6 famiglie, 21 persone) a 82.4 ettari.

“I perimetri di tutte le zone, ma soprattutto di Monitola bassa, sono assolutamente sproporzionati: a fronte di un’esigenza reale di riqualificare circa 21 ettari di territorio dove vivono 47 famiglie, si perimetrano 136 ettari, 7 volte di più. Queste maggiori superfici e ad edilizia residenziale. L’individuazione di aree così ampie lascia pensare che non si intenda tanto risanare e riqualificare gli esistenti nuclei sorti spontaneamente, quanto legittimare un cambio di destinazione d’uso da agricolo a edificabile esteso a decine e decine di ettari di territorio, per nuovi incrementi di cubatura residenziali e commerciali. Lo scopo di queste perimetrazioni extralarge non è tanto quello di riqualificare l’esistente, quanto di rendere edificabili terreni agricoli. In questo senso si presenta come un cavallo di troia per future speculazioni edilizie. Questa abnorme ampiezza dei perimetri delle aree da riqualificare avrà la conseguenza immediata di imporre ai loro proprietari il pagamento dell’Imu, a fronte di una futura, o meglio futuribile, possibilità edificatoria”.

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