Nathan: nuove proposte e nuove richieste da Forza Italia e M5S
#NLTivoli #NLPolitica – Prima aveva infiammato la campagna elettorale, ora la vicenda della lottizzazione Nathan tiene banco anche nei primi giorni della nuova amministrazione comunale di Tivoli. Resta al centro della politica tiburtina, così, la questione delle nuove costruzioni che dovrebbero sorgere accanto alla Villa Adriana e che potrebbero fargli perdere il riconoscimento di Patrimonio […]
#NLTivoli #NLPolitica – Prima aveva infiammato la campagna elettorale, ora la vicenda della lottizzazione Nathan tiene banco anche nei primi giorni della nuova amministrazione comunale di Tivoli. Resta al centro della politica tiburtina, così, la questione delle nuove costruzioni che dovrebbero sorgere accanto alla Villa Adriana e che potrebbero fargli perdere il riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità concesso dall’Unesco.
Prima il Movimento 5 Stelle e poi Forza Italia sono intervenuti sulla vicenda. Il consigliere comunale pentastellato, Carlo Caldironi, ha presentato nel primo consiglio comunale una richiesta di accesso agli atti dopo che la stessa domanda era stata “bocciata” a dei parlamentarli del M5S. “Atti necessari – spiega Caldironi – ad ottenere alcune informazioni mancanti alla prosecuzione del lavoro di approfondimento sin qui effettuato in collaborazione con il deputato 5 Stelle Federica Daga”.
Poi il forzista Alessandro Petrini ha scritto direttamente al Primo Cittadino dichiarandosi contrario ad ogni costruzione o forma di delocalizzione della lottizazione. “Chiedo – ha scritto il giovane capogruppo di FI –che siano verificate le delibere di consiglio comunale del 2008 e del 2011 (quelle con cui l’assise ha approvato il progetto), di prendere una posizione netta contro la lottizzazione e qualsiasi forma di compensazione o delocalizzazione, di istituire una commissione consiliare ad hoc sulla vicenda che sia incaricata di audire tutte le parti in causa e di acquisire tutti i pareri tecnici necessari per revocare le richieste. Chiedo, poi, l’impegno a creare un Parco Archeologico nei terreni in questione per restituire così alla città un patrimonio archeologico, culturale ed umano sotratto al degrado e al rischio di speculazione edilizia”.

