Subsidenza, 91enne :”Ridatemi la mia casa”

#NLCronaca – #GuidoniaMontecelio – Quattro anni fa è stato costretto a lasciare la propria casa in via Abruzzo a Villalba al civico 40, lesionata dalla subsidenza, per consentire i lavori di consolidamento in pieno stato di emergenza. Ad oggi, Carlo tafani, 91enne costretto sulla sedia a rotelle, ancora non riesce a rientrare lì dove si […]

Subsidenza, 91enne :”Ridatemi la mia casa”

#NLCronaca – #GuidoniaMontecelio – Quattro anni fa è stato costretto a lasciare la propria casa in via Abruzzo a Villalba al civico 40, lesionata dalla subsidenza, per consentire i lavori di consolidamento in pieno stato di emergenza. Ad oggi, Carlo tafani, 91enne costretto sulla sedia a rotelle, ancora non riesce a rientrare lì dove si è spenta anni fa la sua adorata moglie. Un grido composto e silenzioso: “Ridatemi la mia casa”, così recita uno striscione affisso fuori l’abitazione. Lui è lì sulla sedia a rotelle è non può rientrare: uno dei due cancelli ormai non si apre più e il portone di casa è stato danneggiato dall’incuria durante i lavori. A mostrare le condizioni della casa il figlio di Carlo, Ubaldo, che tra le altre segnalazioni ha anche presentato un esposto alla Procura di Tivoli. “Quando abbiamo lasciato questa casa – ha detto l’uomo – era vivibile, ora non più. Vi sembra che ci si possa abitare tra crepe e umidità che prima non c’erano e un evidente sprofondamento delle mattonelle del pavimento della camera da letto?”. Cartella dei documenti alla mano il figlio ha messo in evidenza che non è mai stato revocato lo sgombero imposto quattro anni fa e, nonostante la situaizone dell’abitazione il Comune la considera “finita” chiedendo ai proprietari di rispondere all’avviso ad opponendum dando loro 60 giorni per “avanzare pretese sui danni” al quale i Tafani si sono opposti. L’unica speranza per la famiglia è che “La magistratura faccia chiarezza su tutto – ha detto il figlio del 91enne – sui come sono stati svolti i lavori e su come sono stati spesi i soldi dell’emergenza, raddoppiati in un paio di anni. Da 3 milioni circa a quasi 5 nel 2011 con una variante suppletiva”.

(dal nostro quindicinale XL)

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