Tivoli, “La Città in Comune” scioglie la riserva: a correre per fare il sindaco è Iannilli

#NLPolitica #NLTivoli – Il nome c’è la coalizione anche, il programma soprattutto. A dipanare la matassa che ha visto protagonista la sinistra tiburtina, alle prese con il dubbio amletico sulle primarie di coalizione e sulla formazione della squadra da buttare nell’arena della lotta all’ultimo voto, è il gruppo de “La Città in comune”, che vede […]

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#NLPolitica #NLTivoli – Il nome c’è la coalizione anche, il programma soprattutto. A dipanare la matassa che ha visto protagonista la sinistra tiburtina, alle prese con il dubbio amletico sulle primarie di coalizione e sulla formazione della squadra da buttare nell’arena della lotta all’ultimo voto, è il gruppo de “La Città in comune”, che vede insieme Sinistra Ecologia e Libertà, Rfondazione comunista, il Centro democratico, alcuni transfughi del piddì, lo stesso candidato a sindaco, Massimiliano Iannilli, ricorda di essere un tesserato, il circolo “Ignazio Silone” e il Movimento italiano disabili. Il professore, alla guida della Libera Università Igino Giordani, sarà l’uomo che guiderà il gruppo in questa nuova avventura elettorale. “Gli elementi per dire che siamo ridotti male ci sono, ma la crisi a quanto pare non ha toccato i nostri politici – dice l’aspirante primo cittadino -. Tivoli è una perla che ha bisogno di progettazione a medio e lungo termine. Tutti parlano di gioventù, ma ci sono dei giovani già vecchi, che vanno coinvolti con la partecipazione attiva e le poltiche giovanili”.
Passaggio obbligato quello sulle coalizioni possibili e su quelle mancate. “La cosa che ci differenzia dagli altri non è il programma ma il modo di costruirlo – continua Iannilli, ricordando i tavoli tematici che per diversi mesi sono stati promossi dal gruppo -. Il problema con il Pd e con le altre liste civiche è stato proprio questo e la sintesi alla fine non l’abbiamo trovata. Abbiamo cercato fino alla fine di trovare le condizioni per fare le primarie, ma ci voleva un segno di discontinuità, invece c’è stata una mancanza di riconoscimento da parte dei dirigenti del partito. Io sono iscritto al Partito democratico e volevo che questo centro sinistra si potesse aprire al mondo del civismo e ad un rapporto democratico con altri partiti e questo ci ha fatto perdere tempo”.
Il prossimo appuntamento è quello di venerdì pomeriggio alle Scuderie Estensi, dove si parlerà dei punti chiave della proposta del gruppo per cambiare il volto, e il futuro, della Superba.

Massimiliano Iannilli

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