Uno striscione per ricordare l’abbandono del Mausoleo dei Plauzi

#NLPolitica – Ancora una protesta per i siti storici abbandonati di Tivoli, dopo la Rocca Pia l’associazione L’Aquila e le Torri è scesa in campo per il Mausoleo dei Plauzi. Con lo striscione “L’indifferenza di ogni giorno uccide un pezzo di storia”, si sono voluti accendere – ancora una volta – i riflettori sul degrado […]

Uno striscione per ricordare l’abbandono del Mausoleo dei Plauzi

#NLPolitica – Ancora una protesta per i siti storici abbandonati di Tivoli, dopo la Rocca Pia l’associazione L’Aquila e le Torri è scesa in campo per il Mausoleo dei Plauzi. Con lo striscione “L’indifferenza di ogni giorno uccide un pezzo di storia”, si sono voluti accendere – ancora una volta – i riflettori sul degrado dell’area archeologica di Ponte Lucano.

“Con questo striscione abbiamo voluto evidenziare lo stato di completo degrado e abbandono che da anni caratterizza l’area di Ponte Lucano e del Mausoleo dei Plauzi. – spiega in una nota Alessandro Petrini, fondatore dell’Associazione – Uno stato aggravato, peraltro, dalla costruzione di un vergognoso muro definito dalla cittadinanza proprio “muro della vergogna”.

“Ponte Lucano e il Mausoleo dei Plauzi sono monumenti importantissimi e ricchi di storia, basti pensare ai pittori di fama mondiale che decisero di raffigurarli nelle proprie opere; quello di Tivoli è un patrimonio culturale immenso, da far invidia a Capitali europee, lasciatoci in eredità dai nostri antenati ma noi abbiamo ormai deciso di oltraggiare la loro memoria e le nostre radici non curandoci più di un’eredità che ci consentirebbe oltretutto di rivitalizzare l’economia tiburtina rilanciando il suo turismo”.

“La frase che abbiamo scelto continua nello scopo già iniziato con l’azione che chiedeva la riapertura della Rocca Pia, l’obiettivo appunto è quello di scuotere le coscienze delle varie istituzioni che potrebbero intervenire per risolvere la situazione, penso all’ARDIS, all’autorità di bacino, al MIBAC e allo stesso Comune di Tivoli che ben potrebbe iniziare un lavoro di pressione politico-amministrativa nei confronti dei citati enti proprio come iniziò a fare l’allora Assessore Riccardo Luciani nella precedente Amministrazione Gallotti prima che gli venne tolto inspiegabilmente e prematuramente l’assessorato”.

“Oltre alle citate istituzioni vorremmo soprattutto scuotere le coscienze dei cittadini tiburtini che passano con le proprie macchine decine di volte al giorno difronte a questi monumenti ma restano indifferenti allo schifo che li circonda. Come ho già avuto modo di dire questa è un’indifferenza dettata dall’avere per decenni una classe politica incurante o incapace di curare gli interessi reali della città. La nostra iniziativa non si limita al solo striscione, infatti con il nostro riferimento in consiglio regionale Luca Gramazio, stiamo studiando un’interrogazione per capire cosa impedisca di mettere mano su quel sito, perfettamente consapevoli che non siamo i soli ad essere intervenuti per smuovere qualcosa su questa situazione”.

 

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