Campolimpido: la grande manifestazione “blocca tutto”
Un quartiere ostaggio di una strada, troppo trafficata, che rischia di morire senza spazzi per socializzare e dove vivere. Doveva essere il fiore all’occhiello di Tivoli, invece dopo 20 di abbandono è diventato un inferno ed i residenti hanno deciso di dare “battaglia”. Oltre 100 persone hanno sfidato freddo, pioggia e traffico, ed hanno invaso […]
Un quartiere ostaggio di una strada, troppo trafficata, che rischia di morire senza spazzi per socializzare e dove vivere. Doveva essere il fiore all’occhiello di Tivoli, invece dopo 20 di abbandono è diventato un inferno ed i residenti hanno deciso di dare “battaglia”. Oltre 100 persone hanno sfidato freddo, pioggia e traffico, ed hanno invaso via di Campolimpido armati di sloga, fischietti e striscioni.
La prima protesta del quartiere, ieri mattina, è stata sentita e partecipata. Se poi riuscirà a produrre qualche risultato, solo il tempo potrà dirlo anche perché i problemi di Campolimpido non sono certo di facile risoluzione.
“E pensare che qui una volta c’era la delegazione – attaccano i manifestanti – ed anche una biblioteca nella scuola. Si parla di 30 anni fa. All’epoca, anche se era una zona rurale, era il fiore all’occhiello di Tivoli. Poi la popolazione si è moltiplicata, da poche centinaia ad oltre 5.000 ma in compenso non sono stati dati nuovi servizi. Da Campolimpido il Comune ha incassato oltre 10 milioni di euro di concessioni edilizie, per legge almeno il 30 per cento di quei soldi doveva essere speso qui invece non si è visto nulla. Abbiamo fatto anche una petizione qualche anno fa per chiedere che il 50 per cento dei soldi incassati per le nuove costruzioni fosse reinvestito qui, ma è rimasta lettera morta”.
LE RICHIESTE
“Serve una viabilità diversa – spiegano i manifestanti – questa strada non può reggere questa mole di vetture. Durante la manifestazione, che ha bloccato via di Campolimpido, la Tiburtina è andata in tilt e questo dimostra come ormai questa strada sia diventata indispensabile per la viabilità locale. Vogliamo marciapiedi per poter camminare lungo il quartiere e per permettere alle persone con la carrozina e alle famiglie con il passeggino di poter circolare liberamente. Chiediamo, poi, tutte quelle cose previste dal piano regolatore e dagli accordi siglati, e mai applicati, tra Comune e costruttori: aree verdi, una piazza. Il Municipio deve intervenire sulle scuole, ci piove dentro. Anche la chiesa è piccola e non ha locali per fare attività. Ci avevano promesso il mercato, hanno fatto la delibera per istituirlo e poi non si è più saputo nulla”.
GLI ORGANIZZATORI
“Non ci fermeremo di certo qui – hanno spiegato i responsabili delle cinque associazioni che hanno organizzato il sit in, Agostino Cipolla di Agorà, Renzo Ortenzi del comitato di quartiere Campolimpido – Favale – Collenocello, Angelo Marinelli di Promozione Iniziative Locali e Silvio Morrone di Amici di Campolimpido – faremo altre iniziativa ed altre proteste. Questo quartiere non può morire. Invitiamo tutti a seguirci sul sito internet www.campolimpido.it”.




