Elettrodotto ad alta tensione tra case e scuole: la Regione dice NO

Elettrodotto Sagittario, anche la Regione Lazio si schiera con Tivoli e dice “no”. Il consiglio regionale ha approvato all’unanimità, ieri pomeriggio, una mozione per impegnare il presidente Zingaretti e la Giunta ad attivare un tavolo con con Rfi e Comune di Tivoli per trovare una soluzione alternativa al “passaggio dei cavi ad alta tensione in […]

Elettrodotto ad alta tensione tra case e scuole: la Regione dice NO

Elettrodotto Sagittario, anche la Regione Lazio si schiera con Tivoli e dice “no”. Il consiglio regionale ha approvato all’unanimità, ieri pomeriggio, una mozione per impegnare il presidente Zingaretti e la Giunta ad attivare un tavolo con con Rfi e Comune di Tivoli per trovare una soluzione alternativa al “passaggio dei cavi ad alta tensione in quartieri tanto densamente popolati modificando il tracciato o interrando i cavi senza oneri per gli enti locali interessati”.
La mozione, presentata dal capogruppo del Pd Marco Vincenzi e firmata anche dai consiglieri Massimiliano Valeriani, Rodolfo Lena, e Cristiana Avenali del Gruppo consiliare “Per Il Lazio”, sollecita un intervento contro la riattivazione a “tutela della salute delle comunità interessate” che il Comitato tiburtino contro l’elettrodotto ed il Circolo Legambiente di Tivoli chiedono dal 2005 ed hanno riaffermato nei due incontri che si sono svolti con l’Assessore regionale alle infrastrutture e ambiente Fabio Refrigeri.
CITTADINI e AMBIENTALISTI
“Il Comitato tiburtino Contro l’elettrodotto ed il Circolo Legambiente di Tivoli accolgono con soddisfazione il pronunciamento del Consiglio regionale che testimonia ed accoglie il lavoro di tanti cittadini che da otto anni si battono civilmente contro una evidente assurdità”.
“Accogliamo con soddisfazione – prosegue Gianni Innocenti, presidente di Legambiente Tivoli – l’approvazione della mozione il cui testo condividiamo. E’ un altro tassello che si aggiunge al nostro percorso, destinato a trovare una soluzione logica per il percorso dell’elettrodotto ma non abbassiamo la guardia. Vogliamo dire però che se gli organismi regionali di allora ed Rfi ci avessero dato ascolto, a quest’ora il problema sarebbe stato risolto a costi indubbiamente inferiori. Abbiamo proposto scelte tecniche precise e documentate, l’elettrodotto non serve perché c’è possibilità di prelevare energia in punti prossimi alla sottostazione elettrica di Castel Madama ma se proprio si vogliono spendere soldi il tracciato alternativo da noi proposto, lontano dalle abitazioni e in gran parte su terreno comunale, non costerebbe come preventivato da Rfi e Comune di Tivoli nel 2009. Con i soldi risparmiati si potrebbero sicuramente eliminare i vecchi tralicci arrugginiti. Restiamo in attesa di essere convocati al tavolo di confronto per poter finalmente esprimere a voce le nostre proposte”. Il risparmio, stimato nel 2009 da Rfi, è di 2 milioni e 500 mila euro.
IL PRESENTATORE DELLA MOZIONE
“L’elettrodotto 66kw, Prenestina – Sagittario – ha commentato il capogruppo del Pd Marco Vincenzi -, nel tratto compreso tra Salone e Castel Madama. Quando è stato realizzato, negli anni 30, passava su aree di campagna che negli anni, però, hanno subito una forte urbanizzazione. Pensiamo solo ai quartieri di Villa Adriana, Tivoli Terme e alla stessa zona Empolitana. In alcuni casi i cavi passano addirittura in prossimità di scuole dell’infanzia e abitazioni. Tra l’altro, la linea è in disuso da anni, anche se Rete ferroviaria italiana si ostina a perseguire un progetto di potenziamento con gravi rischi per la salute dei cittadini. Già quando ero sindaco di Tivoli nel 2006 avevo promosso una conferenza di servizi e avevamo concordato di modificare il tracciato. Successivamente, sindaco Baisi, il comune di Tivoli aveva proposto percorsi alternativi su aree con minore densità demografica e meno impattanti dal punto di vista paesistico e archeologico. Ne è nato un contenzioso con Rfi che si continua a trascinare nelle Aule del Consiglio di Stato. Bisogna superare al più presto questa situazione di incertezza. Come Amministrazione regionale faremo di tutto per contrastare la riattivazione dell’elettrodotto, per impedire che gli abitanti di Villa Adriana e Tivoli Terme siano esposti a questa grave forma di inquinamento”.

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