Emodinamica, per aprire il reparto il Pd di Tivoli invoca la Regione
Un reparto che “deve” essere aperto, in favore dell’Emodinamica si è schierato anche il segretario cittadino del Pd. Il reparto, costato oltre tre milioni di euro, è pronto ma senza l’accreditamento da parte della Regione non può funzionare. “Continuiamo a pagare le conseguenze delle decisioni profondamente sbagliate prese dalla precedente Giunta Polverini – ha commentato […]
Un reparto che “deve” essere aperto, in favore dell’Emodinamica si è schierato anche il segretario cittadino del Pd.
Il reparto, costato oltre tre milioni di euro, è pronto ma senza l’accreditamento da parte della Regione non può funzionare.
“Continuiamo a pagare le conseguenze delle decisioni profondamente sbagliate prese dalla precedente Giunta Polverini – ha commentato il segretario cittadino del Pd Alessandro Fontana – Un esempio su tutti è la sospensione del servizio di emodinamica all’ospedale di Tivoli, per il quale come Partito Democratico tiburtino, di concerto con il capogruppo alla Regione Marco Vincenzi, abbiamo intrapreso una serie di iniziative per la sua riapertura nel più breve tempo possibile. E’ universalmente riconosciuto che il fattore tempo è determinante per il salvataggio del miocardio e quindi delle vite umane. Proprio per questa considerazione è inspiegabile la decisione, presa dalla passata Amministrazione regionale di non potenziare i centri ospedalieri pubblici di cardiologia interventistica esterni alla Capitale o, come nel caso dell’emodinamica al San Giovanni Evangelista, di tentare di chiuderli definitivamente. Un servizio, guarda caso, sospeso il 10 aprile 2013, pochi giorni dopo l’insediamento dell’Amministrazione Zingaretti, dai manager della sanità nominati dalla ex Giunta regionale. Una decisione contro la quale ci siamo battuti da subito come Partito Democratico, a tutti i livelli. L’emodinamica all’ospedale di Tivoli era stata deliberata dall’Amministrazione Marrazzo nel 2007, per venire poi attivata solo a gennaio 2012 e sospesa dopo appena un anno”.

