Tratto urbano dell’A24, si pagherà entro il 2014
Conto alla rovescia per la rivoluzione sull’A24, entro il 2014 il tratto urbano da Lunghezza al Verano sarà a pagamento. La notizia della nuova batosta per i pendolari è arrivata ieri. Lo hanno comunicato dall’Autostrada dei Parchi durante la riunione della commissione Lavori Pubblici di Roma Capitale che era stata convocata su richiesta del comitato […]
Conto alla rovescia per la rivoluzione sull’A24, entro il 2014 il tratto urbano da Lunghezza al Verano sarà a pagamento.
La notizia della nuova batosta per i pendolari è arrivata ieri. Lo hanno comunicato dall’Autostrada dei Parchi durante la riunione della commissione Lavori Pubblici di Roma Capitale che era stata convocata su richiesta del comitato Nuova Ponte di Nona proprio parlare dei problemi dei pendolari del nord-est di Roma.
“Ulteriore balzello – commentano dal Comitato – per gli abitanti delle periferie. I romani che entreranno nelle future complanari o nel tratto urbano dell’a24 dovranno pagare. Entro il 2014 metteranno dei varchi elettronici in tutte le uscite dell’a24 (Verano, Via Fiorentini, Viale Togliatti, Tor Cervara) e anche coloro che non pagano dovranno pagare il pedaggio. A Settecamini, Lunghezza e Ponte di nona rimarranno i caselli. Una batosta per i romani che per spostarsi dentro Roma devono raggiungere il posto di lavoro. Una assurdità, un ingiusto balzello che peraltro già attualmente pagano i cittadini pontenonini”.
“La complanare è considerata una strada urbana, complanare all’autostrada, pensata proprio per le nuove urbanizzazioni sorte negli ultimi dieci anni ad EST di Roma. Era la strada che doveva collegare le nuove centralità metropolitane agli altri quartieri più centrali. E ora gli abitanti di Nuova ponte di nona, Colle degli Abeti, Ponte di nona vecchia, Villaggio Prenestino, Prato fiorito, Case Rosse, Castelverde, dovranno pagarla. Ma non solo. A questi si aggiungeranno i cittadini che abitano a La Rustica, Tor Sapienza, Colli Aniene, Monti Tiburtini, Portonaccio e Casal Bertone che prendono quotidianamente l’autostrada per andare a lavoro. Ma si rendono conto le Istituzioni dell’assurdità del progetto? Contiamo in un intervento immediato del Comune e della Regione per bloccare questa ingiustizia. Il comitato farà tutti i passi e le azioni di lotta necessaria per scongiurare ulteriori tasse a carico delle periferie, anche coordinandosi con gli altri comitati. In tutte le capitale europee si paga un permesso per entrare in centro. Da noi si paga per entrare in periferia. E’ il comunicato che non avremmo mai voluto scrivere, ma siamo costretti a farlo”.

