Odissea pendolari, il caso finisce in Parlamento
Un fiume di gente che quotidianamente si sposta dalla Provincia di Roma verso la Capitale tra mille disagi. Il travaglio che porta tutte le mattine il 75% dei cittadini alle porte della città eterna, finisce all’attenzione del Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Maurizio Lupi. A chiedere un intervento per risolvere il “nodo pendolari” è […]
Un fiume di gente che quotidianamente si sposta dalla Provincia di Roma verso la Capitale tra mille disagi. Il travaglio che porta tutte le mattine il 75% dei cittadini alle porte della città eterna, finisce all’attenzione del Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Maurizio Lupi.
A chiedere un intervento per risolvere il “nodo pendolari” è un’interrogazione presentata in questi giorni dal deputato di Sinistra Ecologia e Libertà, Filiberto Zaratti, su proposta del circolo del partito di Castel Madama. La proposta avanzata da Zaratti, viste le condizioni in cui viaggiano i forzati di autobus e macchine, costretti a lunghe code a causa dei cantieri aperti per la realizzazione delle complanari sull’A24, è quella di declassare il tratto metropolitano dell’autostrada comprendente i caselli di Vicovaro-Mandela, Castel Madama, Tivoli, Lunghezza, Ponte di Nona, Settecamini-C.A.R. e considerarlo un asse di collegamento viario della città metropolitana al pari del Grande Raccordo Anulare di Roma e quindi libero dal pagamento del pedaggio. In alternativa la richiesta è quella di far pagare una tariffa dimezzata, viste le difficoltà riscontrate nell’usufruire a pieno del servizio, o di prevedere la possibilità di erogare abbonamenti mensili. Capitolo a parte per la questione del raddoppio della linea ferroviaria nella tratta Lunghezza-Guidonia, su cui si chiedono tempi certi per la conclusione dei lavori.

