Asl Roma G: lo screening tumorale resta a piedi. Fermate le unità mobili

“Addio” alla prevenzione a chilometri zero, l’Asl Roma G ferma le unità mobili del prezioso servizio di screening. Finito l’attuale giro di appuntamenti già programmati, a dicembre, i due mezzi, adibiti ai controlli mammografici e citologici, si fermeranno. Le unità sono necessarie per portare la prevenzione in tutti i 70 comuni dell’Asl, soprattutto in quelli […]

Asl Roma G: lo screening tumorale resta a piedi. Fermate le unità mobili

“Addio” alla prevenzione a chilometri zero, l’Asl Roma G ferma le unità mobili del prezioso servizio di screening. Finito l’attuale giro di appuntamenti già programmati, a dicembre, i due mezzi, adibiti ai controlli mammografici e citologici, si fermeranno.

Le unità sono necessarie per portare la prevenzione in tutti i 70 comuni dell’Asl, soprattutto in quelli più piccoli e più lontani dalle strutture ospedalieri e nel territorio della Roma G ce ne sono molti.
Il nodo della vicenda è nella mancata autorizzazione da parte della Regione di una nuova gara di appalto per esternalizzare il servizio di screening. Subito si sono attivati i sindacati che minacciano la guerra se non si sbloccherà la situazione.
FEDERAZIONE SINDACATI INDIPENDENTI
“L’Asl ha chiesto in Regione l’autorizzazione per esternalizzare il servizio – ha spiegato Vittorio Iannotta della Fsi – ma questo permesso non è stato dato ed è stato comunicato di lavorare con il personale dipendente. Il personale dipendente, però, non può gestire le unità mobili e così si ferma un servizio indispensabile per i tanti comuni situati in zone disagiate dell’Asl. Su Roma altre Asl hanno situazioni simili e pure continuano ad operare. Oggi proclameremo lo stato di agitazione del personale e dovremo fare un tentativo di conciliazione. Informeremo la Regione. Se non si sbloccherà la vicenda, siamo pronti ad indire uno sciopero. Le unità mobili non si possono fermare”.
ASL
“Abbiamo ottemperato a quanto disposto dalla Regione – ha replicato il direttore generale dell’Asl Roma G Nazareno Renzo Brizioli – il servizio delle unità mobili era in proroga dal 2011. Ci possono essere le proroghe solo mentre si indice una nuova gara di appalto, per cui avevo chiesto l’autorizzazione specificando nel capitolato anche le due unità. L’autorizzazione è stata negata e quindi ho dovuto ottemperare a quanto disposto dalla Regione. Quando finiranno gli appuntamenti già presi per le unità mobili, dovremo operare solo con le postazioni fisse. Ci riorganizzeremo, e magari potenzieremo queste strutture. Se poi dalla Regione arriverà l’autorizzazione della nuova gara, siamo pronti a farla”.

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