Subiaco: guerra in Comune sull’acqua “inquinata”

Subiaco, guerra dell’acqua tra maggioranza ed opposizione dopo la diffusione di problemi gastro-enterici tra la popolazione a cavallo di Ferragosto. Fratelli d’Italia attacca il Municipio: “il campione del 19 Agosto dice che quel giorno l’acqua di Subiaco non era potabile. L’amministrazione il 22 agosto diceva che l’acqua era totalmente potabile”. Replicano dal Comune: “Non vi […]

Subiaco: guerra in Comune sull’acqua “inquinata”

Subiaco, guerra dell’acqua tra maggioranza ed opposizione dopo la diffusione di problemi gastro-enterici tra la popolazione a cavallo di Ferragosto. Fratelli d’Italia attacca il Municipio: “il campione del 19 Agosto dice che quel giorno l’acqua di Subiaco non era potabile. L’amministrazione il 22 agosto diceva che l’acqua era totalmente potabile”. Replicano dal Comune: “Non vi è stata alcuna omissione da parte del Sindaco e dell’ amministrazione né messa in pericolo della salute pubblica”.
FRATELLI D’ITALIA:
“L’acqua di Subiaco è totalmente potabile, con questa frase l’amministrazione il 22 Agosto aveva chiuso la bocca a tutta la cittadinanza, spaventata per l’epidemia di gastroenterite che durante il periodo di ferragosto aveva aggredito Subiaco. Eravamo stati additati, offesi, quasi minacciati, ma abbiamo voluto vederci chiaro e siamo andati fino in fondo. Senza paura. Sempre. Tramite una richiesta di accesso agli atti, e grazie alla collaborazione del Direttore Generale della ASL RMG, del Consigliere Righini e dell’ARPA Lazio, abbiamo ottenuto i risultati di alcuni campioni di acqua prelevati dalle fontane pubbliche di Subiaco. I risultati sono sconcertanti: “il campione del 19 Agosto, che abbiamo messo anche sul nostro manifesto, dice che quel giorno l’acqua di Subiaco NON era potabile”. Allarmanti i dettagli del campione: assenza di cloro e presenza di COLI FECALI con valori di 67 volte superiore ai limiti di legge (DL 31/01). Chi doveva clorare l’acqua? E il Sindaco? Perchè ha omesso di pubblicare questi dati e non ha preso provvedimenti? La salute dei cittadini di Subiaco NON si tocca, e per questo invieremo un dettagliato esposto alla procura della repubblica per accertare eventuali responsabilità di Comune, ASL e ACEA. Laddove si dovessero accertare responsabilità per la Giunta Pelliccia ci sarebbe una sola via possibile: le dimissioni”.
IL COMUNE:
“Questa amministrazione ritiene di dover precisare l’ esatta cronologia degli aventi succedutisi essendo stata fornita degli stessi una ricostruzione parziale ed inutilmente allarmante per la popolazione. Nei primi giorni del mese di agosto 2013 si è diffusa nel territorio comunale una patologia gastro- enteritica, che è stata monitorata dall’ amministrazione mediante costante relazione con i medici di base e le strutture ospedaliere, dalle quali la stessa è stata classificata, in base ad una ben precisa evidenza clinica, come di origine virale”.
“Nessun ente sanitario, in particolare l’ ufficio di igiene e la ASL, hanno messo in relazione la patologia riscontrata in alcuni pazienti con una possibile contaminazione dell’acqua; al contrario sui social network ha cominciato a diffondersi una ‘vox populi’ secondo la quale l’ episodio epidemico poteva essere attribuito ad un presunto inquinamento dell’ acqua”.
“In data 19 agosto, ad iniziativa della ASL senza che vi fosse stata alcuna comunicazione ufficiale da parte di organi sanitari come l’ospedale o personale medico, veniva effettuato un prelievo su tre fontanelle pubbliche poi analizzato dall’Arpa Lazio. Il 21 agosto veniva indetta presso il Comune di Subiaco una riunione per assumere eventuali opportune iniziative in virtù dell’esito dei risultati”.
Risultati parziali: “Considerato che i risultati delle analisi erano parziali; che dai report dei medici di base e dalla struttura ospedaliera non davano evidenza di una patologia di origine batterica; che ACEA ATO2 non aveva registrato anomalie nel dispositivo di clorazione dell’ acqua e che non c’erano perdite o rotture alla rete idrica; che ACEA ATO 2 aveva effettuato un campionamento in data 20 agosto, si concordava con la ASL ed ACEA ATO 2 di attendere l’esito completo delle analisi con prelievo effettuato in data 19 agosto, nonché l’esito di quelle effettuate sul prelievo del 20 agosto, aggiornando la riunione al 22 agosto con i nuovi risultati che smentivano quelle effettuate 19 agosto, dando esito completamente negativo”.
“Considerato che le evidenze epidemiologiche e cliniche continuavano ad indicare la patologia gastro enteritica come di origine virale; che nei prelievi effettuati il 20 agosto da ACEA ATO 2 nei medesimi punti di raccolta, era stato necessario procedere alla “flambatura” e pulizia dei cannelli per sterilizzarli adeguatamente, in quanto tale procedura non era stata effettuata nel corso del prelievo del 19 agosto. Effettuate le opportune valutazioni ACEA ATO 2 ed ASL ritenevano di concludere per la potabilità dell’ acqua e di continuare ulteriori campionamento e prelievo contemporaneamente tra ASL ed ACEA ATO2. Il risultato delle analisi effettuate con prelievo in data 24 agosto davano esito completamente negativo e quindi risultavano in linea con le analisi effettuate sul prelievo del 20 agosto”.

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