Piscine di via del Barco: tutti sotto il Comune per protestare contro le chiusure

“Ridateci i laghetti”, più di cento persone ieri mattina hanno manifestato davanti al municipio tiburtino contro i divieti imposti alle piscine di via del Barco. Sotto a palazzo San Bernardino c’erano davvero tutti, dai bagnanti ai gestori al personale delle quattro associazioni a cui, ormai da dieci giorni, è stata vietata la balneazione. Un forte […]

Piscine di via del Barco: tutti sotto il Comune per protestare contro le chiusure

“Ridateci i laghetti”, più di cento persone ieri mattina hanno manifestato davanti al municipio tiburtino contro i divieti imposti alle piscine di via del Barco. Sotto a palazzo San Bernardino c’erano davvero tutti, dai bagnanti ai gestori al personale delle quattro associazioni a cui, ormai da dieci giorni, è stata vietata la balneazione.

Un forte dispiegamento di polizia e carabinieri ha fatto da cornice alla civile manifestazione che, però, non si è conclusa con il tanto atteso incontro tra i gestori ed il Commissario Prefettizio.
“I nostri assistiti ci hanno detto che il Commissario si è reso disponibile ad incontrare solo i legali – ha raccontato del Parco Tivoli, Giovanna Marconi – così ho subito protocollato una richiesta di appuntamento. Noi vogliamo semplicemente avere la possibilità di un contraddittorio. Non contestiamo la validità delle analisi ne vogliamo dare giudizi. Noi abbiamo le nostre analisi e le nostre perizie giurate che dicono cose diverse. E’ nell’interesse di tutti che le acque siano pulite, e noi non vogliamo sottrarci a nulla”.
Uno dei punti delle analisi maggiormente contestati dai manifestanti, o per lo meno dagli “addetti ai lavori” presenti sotto al comune, è la “categorie” di acque prese in considerazione. La normativa, infatti, fissa dei limiti e dei paletti diversi a secondo dell’utilizzo che se ne fa.
Continua, nel frattempo, la battaglia al Tar. L’attesa è tutta per la decisione che il Tribunale amministrativo prenderà in merito alla sospensiva richiesta dai legali delle piscine. La speranza è di riuscire a salvare per lo meno una parte della stagione.

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