Emergenza rifiuti: interrogazione al ministro dell’Interno e dell’Ambiente
Per l’emergenza rifiuti di Tivoli due sono i ministri chiamati in causa, Angelino Alfano all’Interno ed Andrea Orlando all’Ambiente, Territorio e Mare. “La città di Tivoli, famosa nel mondo per avere ben due siti iscritti nella World Heritage List dell’UNESCO (Villa Adriana e Villa d’Este) – scrive la deputata di Civitavecchia Marietta Tidei al ministro […]
Per l’emergenza rifiuti di Tivoli due sono i ministri chiamati in causa, Angelino Alfano all’Interno ed Andrea Orlando all’Ambiente, Territorio e Mare.
“La città di Tivoli, famosa nel mondo per avere ben due siti iscritti nella World Heritage List dell’UNESCO (Villa Adriana e Villa d’Este) – scrive la deputata di Civitavecchia Marietta Tidei al ministro dell’Interno Angelino Algano e quello dell’Ambiente del Territorio e del Mare Andrea Orlando – è meta di centinaia di migliaia di turisti ogni anno. La città, in questi giorni di alta stagione turistica, per giunta con l’approssimarsi dell’estate, sta vivendo una emergenza rifiuti a causa della crisi finanziaria dell’azienda comunale, ASA Tivoli spa, che si occupa della raccolta degli r.s.u.” “Il commissario – aggiunge la Tidei – si rifiuta di firmare il contratto di servizio con la
società ormai scaduto il 31.12.2012, non consentendo all’azienda di poter scontare in banca le fatture emesse e così saldare gli stipendi ai lavoratori e le prestazioni ai fornitori. Il commissario ha nominato un proprio consulente esterno senza procedere ad un bando ad evidenza pubblica e senza renderne pubblico il compenso a carico dell’ente e a carico dell’ASA. Il consulente ha depositato una relazione, anch’essa mai resa pubblica”. “Chiedo – conclude l’onorevole – se gli onorevoli Ministri, alla luce delle ragioni descritte in premessa non ritengano opportuno approfondire: le motivazioni per le quali il commissario straordinario di Tivoli non
procede a: firmare il contratto dell’igiene urbana per il 2013 e affidare il servizio per più anni, cosa che permetterebbe di garantire il servizio di raccolta dei rifiuti e di tutelare le lavoratrici e i lavoratori. Le motivazioni per cui non si procede all’approvazione del piano industriale dell’Asa spa che prevede la realizzazione di un impianto per la raccolta differenziata e l’introduzione della raccolta porta a porta. Le motivazioni per le quali un funzionario pubblico, quale il
commissario straordinario di Tivoli, abbia provveduto alla nomina, intuitu personae, di un consulente esterno al comune e all’azienda senza il preventivo riscontro sulle professionalità interne agli enti e senza la pubblicazione di un avviso per la valutazione di ulteriori profili professionali”.
“Accogliendo pienamente l’accorato appello che è venuto da tantissimi cittadini – scrive il deputato di Tivoli Andrea Ferro, tra i firmatari dell’interrogazione – e rappresentanti del mondo del commercio e del tessuto produttivo tiburtino, favorirà ogni iniziativa utile a superare questa difficile fase di emergenza e a incoraggiare l’avvio di una discussione seria e responsabile sul futuro dell’azienda e sul ruolo che essa dovrà avere nelle dinamiche economiche e sociali della città”. “Tivoli – ha aggiunto Ferro – famosa in tutto il mondo per avere ben due siti iscritti nella World Heritage List dell’UNESCO (Villa Adriana e Villa d’Este) e meta di centinaia di migliaia di turisti ogni anno, merita di più e non può permettersi di precipitare in situazioni inaccettabili come questa”.
Il consulente in questione è il commercialista ed economista d’impresa di Roma Francesco Romano Pappalardo, costato per la prima consulenza prestata al Comune 6.623,78 euro “oneri di legge, oltre alle spese sostenute, debitamente documentate” come riportato nella determinazione dirigenziale 713 del 24 aprile. Di piani industriali in attesa di approvazione, in realtà, non è uno solo ma tre, tra cui quello avanzato prima del 2008 dall’allora presidente dell’Asa Giuseppe Baisi, poi sindaco di Tivoli tra il 2008 ed il 2010, e poi quello di Fabrizio Mancini nel 2011.

