Una battaglia su tre fronti, fase cruciale per l’emergenza rifiuti di Tivoli

Mentre la città è invasa dai rifiuti, con strade quasi bloccate dalla spazzatura, si lavora su tre fronti per cercare di risolvere l’emergenza. Mentre dal Municipio si tratta con il Prefetto per far riaprire, urgentemente, la discarica, i vertici dell’Asa hanno chiesto alla banca un prestito da 1.2 milioni di euro e dovranno presto cominciare […]

Una battaglia su tre fronti, fase cruciale per l’emergenza rifiuti di Tivoli

Mentre la città è invasa dai rifiuti, con strade quasi bloccate dalla spazzatura, si lavora su tre fronti per cercare di risolvere l’emergenza. Mentre dal Municipio si tratta con il Prefetto per far riaprire, urgentemente, la discarica, i vertici dell’Asa hanno chiesto alla banca un prestito da 1.2 milioni di euro e dovranno presto cominciare a trattare con i creditori in vista della dell’udienza per la rinegoziazione del prossimo 5 luglio.

“Spettatori” interessati di tutti questi procedimenti i cittadini di Tivoli, che tra sciopero dagli straordinari dei lavoratori e discarica chiusa sono giunti all’undicesimo giorno di emergenza rifiuti, ed i lavoratori dell’Asa che ancora aspettano lo stipendio di maggio.
La commissaria prefettizia Alessandra de Notaristefani di Vastogirardi ha scritto martedì al suo “superiore”, il prefetto di Roma, per chiedere la riapertura dell’Inviolata a causa del rischio per la salute pubblica causato dai rifiuti ammassati ovunque. La situazione, nelle più rosee aspettative, potrebbe sbloccarsi anche in giornata.
L’Asa, invece, lunedì pomeriggio ha chiesto alla Bnl un finanziamento “ponte” da 1.2 milioni di euro, di cui 200 mila euro di acconto per le prime emergenze – tra cui il salario dei lavoratori – per arrivare fino a luglio, quando saranno incassate le prime fatture della Tares. La banca sarebbe garantita proprio dal pagamento della “tassa sui rifiuti”. I legali ed i consulenti della società, poi, dovranno andare a parlare con l’Eco Italia 87 che ha detto di non sapere nulla della volontà della municipalizzata di ristrutturare il debito.
In attesa di novità, infine, i sindacati hanno iniziato a chiedere le autorizzazione per manifestare sotto il comune venerdì mattina.

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