Guidonia, a Villa Dante strutture sanitarie “ad alta efficienza energetica”
Risparmio energetico e tutela dell’ambiente. Queste le linee guida per le nuove progettazioni in programma presso la casa di cura di Villa Dante. Il Gruppo Ini prosegue nella sua strada di massima attenzione alle problematiche ambientali. Dopo aver dotato di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica tre delle sue strutture (Città Bianca a […]
Risparmio energetico e tutela dell’ambiente. Queste le linee guida per le nuove progettazioni in programma presso la casa di cura di Villa Dante.
Il Gruppo Ini prosegue nella sua strada di massima attenzione alle problematiche ambientali. Dopo aver dotato di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica tre delle sue strutture (Città Bianca a Veroli; Medicus a Tivoli e Villa Alba a Fonte Nuova), ha attuato un’attenta progettazione degli impianti tecnologici per il nuovo edificio che ospiterà la casa di cura Villa Dante di Guidonia Montecelio. Sono state infatti adottate scelte progettuali mirate e utilizzati materiali costruttivi che hanno permesso al Gruppo Ini di realizzare una struttura sanitaria moderna, tecnologicamente avanzata e ad “alta efficienza energetica”.
“Alta efficienza – ha spiegato l’architetto Cinzia Batani, progettista della nuova costruzione di Villa Dante – è sinonimo di bassi consumi; la nuova struttura avrà infatti la capacità di fornire il massimo delle prestazioni con il minimo dell’energia. Il fabbisogno molto contenuto di Energia Primaria permetterà di attribuire all’edificio la Classe Energetica complessiva “B” ma per alcuni aspetti può essere attribuita la classe A”.
L’edificio è stato realizzato con accorgimenti che permettono: riduzione del fenomeno “isola di calore”, risparmio idrico, isolamento termico, pannelli solari termici, pannelli fotovoltaici, pannelli radianti a pavimento.
“La riduzione del fenomeno “isola di calore” – ha precisato l’architetto Batani, – è dovuto al fatto che il grande lotto in cui è inserita la nuova struttura rimarrà in buona parte libero, con zone erbose e alberature, percorsi riabilitativi per i degenti e un ampio parcheggio a servizio della clinica, ombreggiato dalle numerose nuove alberature messe a dimora. I piazzali avranno un sistema di raccolta delle acque che saranno poi mandate in dispersione nel terreno per non impoverire la falda idrica e allo stesso tempo l’abbondante vegetazione creerà ampie zone d’ombra per il raffrescamento naturale”. A ciò occorre aggiungere il risparmio idrico che avviene tramite raccolta delle acque meteoriche per l’irrigazione del giardino e acqua del pozzo per la piscina riabilitativa. Il riscaldamento dell’acqua della piscina è con elevato recupero di calore.
“Per l’isolamento termico – ha continuato Batani – abbiamo usato una muratura in blocchi poroton più isolamento completo a cappotto e vetri termici basso-emissivi, che garantiscono una coibentazione ottimale, riducendo il fabbisogno di energia primaria dell’edificio sia in inverno che in estate”.
I pannelli solari termici permettono un risparmio del 50% nel consumo di gas per la produzione di acqua calda sanitaria; mentre il fabbisogno elettrico dell’edificio sarà ampiamente coperto da un grande impianto di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia nella misura di 150 KW.
“Una chicca – ha concluso – sono i pannelli radianti a pavimento. Questi garantiscono il riscaldamento e sono regolabili stanza per stanza, alimentati da una caldaia a metano a condensazione ad altissimo rendimento. Per il raffrescamento estivo, lo stesso impianto radiante garantirà la giusta temperatura durante la notte, con in più il vantaggio di essere totalmente silenzioso; per le ore più calde del giorno, invece, ogni stanza ha la possibilità di regolare il suo fan coil autonomamente, e quindi anche l’umidità dell’aria”.

