Tivoli, degrado per gli impianti degli Arci. Stadio e palazzetto dello sport abbandonati
Quello che era uno dei migliori campi di calcio della regione è diventato, oggi, un vero e proprio “campo di patate”. Erba più alta di mezzo metro, panchine seppellite dalle erbacce, pantani causati da numerose perdite d’acqua, il manto dell’Olindo Galli è uno dei segni più evidenti dell’abbandono dello stadio. Non c’è solo questo, comunque, […]
Quello che era uno dei migliori campi di calcio della regione è diventato, oggi, un vero e proprio “campo di patate”. Erba più alta di mezzo metro, panchine seppellite dalle erbacce, pantani causati da numerose perdite d’acqua, il manto dell’Olindo Galli è uno dei segni più evidenti dell’abbandono dello stadio.
Non c’è solo questo, comunque, a testimoniare il degrado dell’impianto tiburtino. Auto abbandonate in mezzo agli spogliatoi, muri scrostati, spalti fatiscenti, seggiolini e vetri divelti. Discorso simile anche per il palazzetto dello Sport, dove sui muri esterni sono comparse crepe e macchie d’umidità.
La manutenzione ordinaria dell’Olindo Galli spetterebbe ancora al comune ma a giudicare dalla situazione appare evidente che è da parecchio tempo che non nello stadio non intervengono gli operai.
Aspettando la tanto attesa “assegnazione” degli impianti sportivi, le due strutture continuano ad essere inutilizzate, ad eccezione della pista di atletica dello stadio. Per ora, infatti, la società che ha vinto il bando ha preso in carico solo la piscina: “Con stadio e palazzetto c’è un problema con alcuni interventi di manutenzione straordinaria che spettano al Comune – ha spiegato il presidente della Lazio Nuoto Massimo Moroli – si tratta di lavori notevoli, oltre il milione di euro. Avevamo dei gruppi interessati a prendere quelle strutture in sub concessione, ma così si perde l’entusiasmo. Anche sulla piscina servivano degli interventi, ma ce ne siamo fatti carico noi pur di aprire”.





