Tivoli, il Consiglio approva i regolamenti ma la maggioranza ancora non c’è
Il Consiglio riesce a lavorare ma Gallotti ancora non trova i numeri per formare una maggioranza. E’ lo scatto fotografico del Consiglio comunale di giovedì che immortala la situazione di stallo che si vive a Palazzo San Bernardino, con il primo cittadino che, quasi ad emulare quel che accade a livello nazionale, fatica ad attirare […]
Il Consiglio riesce a lavorare ma Gallotti ancora non trova i numeri per formare una maggioranza.
E’ lo scatto fotografico del Consiglio comunale di giovedì che immortala la situazione di stallo che si vive a Palazzo San Bernardino, con il primo cittadino che, quasi ad emulare quel che accade a livello nazionale, fatica ad attirare a sé i numeri per garantirsi una maggioranza.
La seduta di giovedì si è aperta con le comunicazioni del sindaco che ancora una volta ha fatto appello al senso di responsabilità di tutti i consiglieri chiedendo espressamente loro di mettere da parte interessi e rivendicazioni limitate in nome del bene comune. Appello che ha sortito l’unico effetto di aprire la girandola di dichiarazioni con le relative prese di posizione d’attacco al primo cittadino e alla sua amministrazione, chiaramente provenienti tutte dai banchi dell’opposizione.
Rispetto alla seduta precedente (quella dell’approvazione della Tares) la “novità” è stata la presenza in Aula dei consiglieri di Alleanza per Tivoli. Giusto il tempo però di confermare la propria posizione di rigidità nei confronti del sindaco senza maggioranza. Bernardino Di Biagio, a nome dei gruppo guidato dal coordinatore Ezio Fiorenzi, ha ribadito al sindaco di presentarsi al Consiglio con una maggioranza vera senza virtuosismi numerici di sorta. L’ultimatum ormai sarà quello della prossima riunione quando all’ordine del giorno sarà presente anche la mozione di sfiducia presentata dal Pd.
Resta da vedere come si muoveranno nei prossimi giorni gli emissari della maggioranza e di Alleanza per Tivoli per tentare la strada di un ennesimo accordo. A quanto pare l’unico percorso possibile per garantire un governo numericamente stabile.
Assenza pesante, ma questa alla luce degli ultimi Consigli comunali non si può definire una novità, è stata quella di Erika Osimani. L’ex candidata regionale con La Destra, in Consiglio fa riferimento ad Amore per Tivoli ma qui l’elemento di rottura sarebbe la volontà di esprimere un nuovo assessore al posto di Vincenzo Tropiano (Turismo, Commercio e Attività produttive) con cui evidentemente si è spezzato quel legame che sembrava così solido fino a poco prima delle elezioni regionali. La Osimani, che in una recente apparizione in uno degli ultimi Consigli aveva trovato giusto il tempo per dichiararsi fuori dalla maggioranza, rivendicherebbe una rappresentanza in un giunta con una personalità di sua estrema fiducia, come potrebbe essere per esempio quel Massimiliano Asquini ex vicepresidente dell’Asa Srl. Su questo nome il sindaco potrebbe non chiudere del tutto ogni possibilità di intervento.
Mettendo da parte le analisi politiche, il Consiglio di giovedì è proceduto con l’approvazione dei due punti all’ordine del giorno in agenda votati da una maggioranza di dodici consiglieri. Oltre al sindaco e al presidente del Consiglio Carlo Centani (Alleanza per Tivoli), hanno votato a favore il gruppo compatto di Pdl e Fratelli d’Italia e il consigliere di “Io Progetto Tivoli” Andrea Napoleoni, l’unico ad intervenire con una relazione dettagliata sugli argomenti messi in discussione e la presentazione di un emendamento.
Nel particolare si trattava dell’approvazione dell’adozione del Regolamento sui controlli interni del Comune e del Regolamento per l’ordinamento egli uffici e dei servizi alla luce della riforma Brunetta. Due punti che andranno ad incidere sul funzionamento degli uffici comunali garantendo maggiore trasparenza e miglioramenti sia a livello di qualità dei servizi sia nel rapporto tra uffici e con l’utenza.

