Tivoli, in Consiglio ok a mercato di Campolimpido e nuova viabilità in via Lanciani
In uno dei Consigli comunali più animati della vita dell’amministrazione Gallotti, tra mozioni di sfiducia e fughe dall’Aula, il dato sicuramente positivo è che sono stati archiviati ben 23 dei 24 punti all’ordine del giorno in agenda. Oltre all’approvazione del regolamento per l’applicazione della Tares, sicuramente l’argomento più atteso e importante, nel programma dei lavori […]
In uno dei Consigli comunali più animati della vita dell’amministrazione Gallotti, tra mozioni di sfiducia e fughe dall’Aula, il dato sicuramente positivo è che sono stati archiviati ben 23 dei 24 punti all’ordine del giorno in agenda.
Oltre all’approvazione del regolamento per l’applicazione della Tares, sicuramente l’argomento più atteso e importante, nel programma dei lavori figuravano ordini del giorno vecchi più di un anno come quello sulla discarica di Corcolle o sull’abolizione della corsia preferenziale di viale Tomei. Argomenti decisamente superati dal corso degli eventi e quindi decaduti. Altri, come i lavori di piazza Rivarola o la situazione delle società partecipate, sono stati invece adeguati in sede di discussione con gli aggiornamenti del caso visto che andavano a fotografare circostanze di diversi mesi fa.
Di più stretta attualità sono state invece le votazioni favorevoli che hanno permesso di indirizzare in maniera concreta l’attività dell’amministrazione. Come l’istituzione del mercato di Campolimpido, previsto il sabato mattina in via Libertucci o le modifiche da apportare alla viabilità nella zona di via Lanciani dopo l’istituzione del senso unico. Entrambi passati all’unanimità con i 16 voti dei presenti. Il sì dell’Aula è arrivato anche per la realizzazione del collettore “La Botte – Lotti Monnaresi” e di quello “Albuccione – Pip Tavernelle”.
Domani, martedì 12 marzo, appuntamento alle 9,30 per il terzo giorno di Consiglio comunale. All’ordine del giorno è rimasta l’adozione del regolamento sui controlli interni del Comune. Per approvarla serviranno sedici voti a favore. Sarà l’ennesimo test alla ricerca di una maggioranza.
