Poligono di Guidonia, famiglie investite da pioggia di pallini
Guidonia Montecelio, investiti da una pioggia di pallini, costretti a scappare hanno chiesto aiuto, presentato un esposto. La disavventura è stata vissuta da alcune famiglie, con bambini al seguito, che avevano deciso di fare una passeggiata nel verde di Collelargo e di far volare gli aquiloni. Si sono però ritrovate sotto una pioggia di pallini […]
Guidonia Montecelio, investiti da una pioggia di pallini, costretti a scappare hanno chiesto aiuto, presentato un esposto.
La disavventura è stata vissuta da alcune famiglie, con bambini al seguito, che avevano deciso di fare una passeggiata nel verde di Collelargo e di far volare gli aquiloni. Si sono però ritrovate sotto una pioggia di pallini provenienti dal Poligono, si sono allontanati rapidamente ed hanno chiesto l’intervento di guardia forestale di Palombara e della polizia provinciale e fatto un esposto alla forestale. “Per tornare alle macchine – hanno raccontato – ci siamo fatti quasi scortare dalla forestale e dalla polizia provinciale che hanno fotografato i pallini a terra”. Da anni Legambiente porta avanti questa battaglia per attirare l’attenzione sulla pericolosità della struttura di Tiro di volo in questione e sui danni ambientali che produrrebbe. Pallini di piombo ovunque. “Una mamma ha anche trovato un pallino nel passeggino del suo bambino”. “Lì poi – spiegano dal circolo Legambiente di Guidonia presieduto da Roberto Coccia – ci si raccolgono anche le more”. “E’ una situazione di estrema gravità – spiega Coccia – che potrebbe avere anche delle implicazioni penali”. L’attività del Poligono di Collelargo era stata sospesa proprio a seguito di un dossier realizzato da Legambiente, poi ripresa avendo ricevuto l’ok del Comune anche se nel 2010 il consiglio comunale aveva approvato una mozione per chiuderlo o spostarlo in un’area più adatta. Dopo la chiusura forzata e la riapertura Legambiente Guidonia era insorta: “La situazione ambientale non è cambiata – scrivevano gli ambientalisti in una nota – un tappeto di pallini riveste anche le aree limitrofe fino ai pascoli. Nessuna barriera fonoassorbente, nessun telo di recupero, nessuna barriera di protezione dei passanti dai colpi. Un poligono insensatamente situato in cima alla collina, il che aumenta le gittate dei fucili fino a raggiungere i sentieri di Collelargo e la strada sottostante”.

