Revoca degli assessori di Alleanza per Tivoli: le motivazioni
La giunta perde i pezzi, il sindaco Sandro Gallotti ha revocato due assessori per . Il riferimento, spiegato in una nota diramata poco fa, è al gruppo di Alleanza per Tivoli. Il primo cittadino ha così revocato le deleghe a Marino Capobianchi, Lavori pubblici, e Alessandra Fidanza, Politiche per la famiglia e welfare. “Oggi – […]
La giunta perde i pezzi, il sindaco Sandro Gallotti ha revocato due assessori per
“Oggi – ha commentato Gallotti – in Consiglio comunale si sarebbe dovuto discutere e votare il regolamento per l’applicazione della Tares, un atto di estrema importanza per il futuro dell’Asa, la società partecipata del Comune. Di fronte a questo appuntamento trovo incomprensibile ed offensivo nei confronti della cittadinanza e dei lavoratori dell’Asa stessa che i consiglieri comunali di Alleanza per Tivoli non siano stati presenti in Aula. Un’assenza che grida allo scandalo visto che proprio questo gruppo politico ha espresso il presidente dell’Asa e quindi dovrebbe sentire più di tutti il peso della responsabilità nell’affrontare i problemi che interessano la società. Un atteggiamento a dir poco irresponsabile da parte di questi consiglieri che hanno dimostrato alla città di non avere la volontà di affrontare e risolvere i problemi della collettività”.
“Alla luce di quanto accaduto – continua il sindaco – credo sia stato un atto doveroso procedere con la revoca dei due assessori di riferimento di Alleanza per Tivoli. Questo gruppo politico che dovrebbe sostenere la maggioranza si è dimostrato irresponsabile giocando sulla pelle della società Asa, dei 150 dipendenti che oggi si aspettavano una risposta dall’amministrazione comunale. A loro voglio rivolgermi rassicurandoli del fatto che il sindaco reputa una priorità la salvezza della società partecipata e la tutela dei posti di lavoro. Ogni strategia che potrà essere attuata per risolvere i problemi dell’Asa avrà come primo punto la garanzia del mantenimento dell’attuale livello occupazionale”.
“L’azienda è da salvare – ha concluso il sindaco – e questa amministrazione farà del tutto per salvarla. E’ un obbligo morale e un dovere istituzionale lavorare per questo scopo, ma purtroppo oggi è stata data la dimostrazione da parte di un gruppo politico che non tutti hanno questa sensibilità e questo senso di responsabilità a cui continuamente faccio appello in nome del bene comune”.

