Tivoli, a rischio gli stipendi dei dipendenti comunali

Senza soldi e stipendi a rischio, sulle finanze del comune di Tivoli tira una brutta aria. A furia di anticipare i soldi che poi Regione e Provincia dovrebbero saldare, le casse di palazzo San Bernardino si stanno svuotando. Una brutta notizia per i 250 dipendenti che, da marzo, potrebbero ritrovarsi senza stipendio. La voce “salari” […]

Tivoli, a rischio gli stipendi dei dipendenti comunali

Senza soldi e stipendi a rischio, sulle finanze del comune di Tivoli tira una brutta aria. A furia di anticipare i soldi che poi Regione e Provincia dovrebbero saldare, le casse di palazzo San Bernardino si stanno svuotando.

Una brutta notizia per i 250 dipendenti che, da marzo, potrebbero ritrovarsi senza stipendio.
La voce “salari” nel bilancio comunale occupa una fetta cospicua, circa 11 milioni di euro annui comprensivi di tasse, ritenute e quant’altro. Ogni mese, in pratica, il Comune “stacca assegni” per più di 800 mila euro.
Sul sentiero di guerra sono già scesi i sindacati che, nel corso di alcune riunioni con i dirigenti, hanno potuto appurare questi problemi finanziari.
“Abbiamo appreso del concreto rischio che a partire da marzo l’amministrazione non sarebbe più in grado di corrispondere integralmente le retribuzioni mensili – hanno scritto in una lettera indirizzata al sindaco i sindacati Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fp, Csa, Diccap, e l’Rsu -. La prospettiva appare del tutto inaccettabile considerate a questo punto le pessime scelte che hanno caratterizzato evidentemente la gestione del bilancio sia per le partite attive che nell’evidente spreco di risorse”.
Le organizzazioni sindacali, che per ora si sono limitate a proclamare lo stato di agitazione, hanno poi avanzato una serie di richieste: “Concordare un incontro immediato con il Sindaco ed il presidente del Colleggio dei revisori dei conti per verificare fattivamente la solvibilità dell’Ente nel breve e medio periodo. L’adozione immediata di un sistema permanente di valutazione delle performance di Ente e delle sue articolazioni organizzative, al fine di valorizzare le professionalità esistenti e l’individuazione delle specifiche responsabilità. Adottare un piano di risparmi di gestione previa una migliore utilizzazione delle risorse umane e strumentali evitando possibili esternalizzazioni dei servizi a vantaggio delle professionalità già acquisite dall’Ente. Adottare un protocollo d’intesa con l’Agenzia delle Entrate e gli Istituti Previdenziali per una lotta all’evasione fiscale e contributiva ed ovviamente ai tributi locali”.

Comune di Tivoli, sindacati in agitazione

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